Notte dei Musei atipica in Romania
In un contesto di boicottaggio dell'evento da parte di diverse istituzioni culturali, sabato sera in Romania si è svolta la Notte dei Musei.
Corina Cristea, 20.05.2024, 11:23
La Notte dei Musei, che si tiene contemporaneamente in diversi paesi europei, è diventata, negli ultimi due decenni, uno dei marchi culturali più forti e un vero e proprio fenomeno sociale in Romania, con numeri di pubblico impressionanti. L’edizione anniversaria 2024 – la 20esima – è stata, però, segnata dal boicottaggio di diverse istituzioni culturali, i cui dipendenti sono insoddisfatti dei bassi salari e dello scarso finanziamento della cultura e i quali hanno protestato a Bucarest, sotto lo slogan “Notte nei musei della Romania”.
Tuttavia, alla Notte dei Musei hanno aderito numerosi musei, gallerie, ma anche altre istituzioni culturali, spazi creativi, teatri, teatri d’opera, filarmoniche, hub di innovazione artistica o festival delle arti, che hanno presentato centinaia di mostre, interventi culturali, sperimentazioni artistiche, proiezioni, installazioni urbane, performance, laboratori, animazioni di strada e indoor, concerti o tour interattivi.
A Bucarest, nonostante la mancata partecipazione di alcuni prestigiosi musei, come il Museo Nazionale d’Arte, il Museo di Storia, il Museo di Storia Naturale “Grigore Antipa” o il Museo del Municipio di Bucarest, le istituzioni che hanno risposto all’appello degli organizzatori hanno offerto al pubblico esperienze uniche. I visitatori sono stati tanti, soprattutto giovani e turisti stranieri, ma meno rispetto alle edizioni precedenti.
Nel cortile interno del Comune della Capitale, dove sono state organizzate visite guidate, mostre, musica dal vivo e proiezioni di film, sono risuonate canzoni famose che illustrano la diversità culturale nazionale, mentre l’Associazione Ivan Patzaichin – Mila 23, in collaborazione con Nod Makerspace e ARCUB, ha presentato, per la prima volta, l’installazione d’arte contemporanea “Il patrimonio di Ivan Patzaichin”, il modello del museo e il film documentario sul progetto partecipativo Dâmboviţa Delivery, il cui risultato è stata la creazione di una scultura dedicata al grande atleta.
Tra l’altro, al Mercato Contadino, nel cortile interno del Museo Nazionale del Contadino Romeno, artigiani e antiquari provenienti da tutte le zone del paese, hanno portato oggetti nuovi o da collezione, e il Museo Nazionale della Letteratura Romena ha proposto un programma di mostre, spettacoli teatrali, letture e tanti atélier per bambini e famiglie. Al Museo Militare Nazionale “Re Ferdinando I”, gli amanti della cultura hanno potuto visitare la mostra permanente a tema storico e tre mostre temporanee: “100 anni – 100 oggetti”, “Romania – NATO. 20 anni” e il reperto del mese di maggio – “La pistola che salvò una vita”, mentre l’Ateneo Romeno ha proposto una visita guidata e un recital.
Nel centro del Paese, a Sibiu, Capitale Europea della Cultura nel 2007, sono stati oltre 26.000 i visitatori. L’attrattiva principale è stato il Palazzo Brukenthal, dove la gente si è messa in fila un’ora prima dell’apertura della Galleria d’arte europea e della mostra “La forza del leu. La storia del denaro in Romania”. I musei di Timişoara, Capitale Europea della Cultura nel 2023, sono rimasti chiusi. Tuttavia, nel Cortile del Bastione Maria Teresa è stato organizzato il tradizionale evento con spettacoli di ricostituzione storica, presentazione di armi antiche o musica antica.