Misure per la transizione verde
La presidente della Commissione Europea vuole l'Europa leader nell'industria delle tecnologie pulite.
Roxana Vasile, 16.03.2023, 10:36
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha invitato le istituzioni comunitarie ad adottare urgentemente due misure che consentano all’Europa di rimanere leader nell’industria delle tecnologie pulite. Le iniziative sono strettamente legate al Green Deal europeo, tramite cui gli stati membri si prefiggono di raggiungere, entro il 2050 al più tardi, la neutralità climatica, che fermerà la crescita delle quantità di gas a effetto serra emesse sul territorio europeo. La prima misura contemplata prevede che il 40% della tecnologia pulita sia prodotto nell’Unione Europea entro il 2030. La seconda è volta a facilitare l’accesso delle compagnie europee ai materiali necessari alla transizione verde, il che comporta la diversificazione della catena di approvvigionamento, nelle condizioni in cui attualmente l’Europa è dipendente dalla Cina.
Ursula von der Layen ha spiegato che i minerali che alimentano i telefonini, i veicoli elettrici, le pile, i cip, gli impianti eolici, i pannelli solari, cioè tutte le nuove tecnologie, provegono in proporzione schiacciante dai cinesi. A questo punto, anche il Canada, ad esempio, potrebbe diventare partner dell’Unione Europea sotto questo profilo. Poi, si prevede l’estrazione di quanti più materiali rari dall’Unione Europea, il potenziamento della loro capacità di lavorazione e l’aumento dei riciclaggio. Le statistiche indicano che, lo scorso anno, gli investimenti globali nelle tecnologie pulite hanno superato i 1.000 miliardi di dollari, del 30% in più rispetto al 2021, e si prevede che triplicheranno entro il 2023, onde anche la necessità che l’Unione Europea ne attiri sempre di più.
Intanto, la Romania sta compiendo dei passi verso la transizione verde. Un’ordinanza d’urgenza adottata dal Governo prevede l’obbligo degli sviluppatori immobiliari di installare prese di ricarica per auto elettriche nei parcheggi dei nuovi condomini. Lo stesso vale per i proprietari degli edifici più vecchi che effettuano grossi lavori di ristrutturazione. E’ una delle condizioni richieste dalla Commissione Europea affinchè la Romania possa ricevere i 3,2 miliardi di euro della seconda domanda di pagamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Il Governo romeno ha adottato anche un’ordinanza d’urgenza che prevede un aiuto finanziario di 26 milioni di euro per le PMI e le grandi aziende che costruiranno impianti di riciclaggio dei rifiuti. Il premier Nicolae Ciucă ha spiegato che l’aiuto ammonta a circa 26 milioni di euro. Non in ultimo, il Governo ha deciso la dismissione, a partire dal mese di giugno, degli stabilimenti a base di carbone delle centrali termolettriche di Turceni e Rovinari, nel sud del paese, e la loro conservazione per 3 anni. A Turceni funziona anche la centrale termoelettrica più grande di Romania che, assieme a quelle di Rovinari e Craiova, copre circa un terzo della produzione di elettricità in Romania.