L’Europa e il prezzo dell’energia
I leader europei stanno cercando soluzioni per rallentare limpennata dei prezzi del gas e dellenergia elettrica.
Eugen Coroianu, 25.10.2021, 13:34
La questione dell’energia è di nuovo nell’agenda al Consiglio europeo di dicembre. Lo hanno reso pubblico gli esponenti di Bruxelles dopo la riunione dedicata la settimana scorsa a quest’argomento. Fino allora, la Commissione deve mettere a punto uno studio sul funzionamento del mercato europeo dell’energia e del gas, ma anche sul funzionamento del mercato delle transazioni di carbone, dopo che più stati membri hanno attribuito la crescita dei prezzi dell’energia a certe disfunzionalità esistenti in questi settori. L’energia nucleare non è menzionata nelle conclusioni della riunione del Consiglio, anche se inizialmente lo era, mentre la Romania e altri Paesi, come la Francia, hanno chiesto alla Commissione Europea di proporre quest’autunno una classificazione modificata per quanto riguarda l’energia nucleare e il gas come fonti di transizione. Ciò fino a quanto le risorse da fonti rinnovabili potranno coprire la maggior parte del consumo dell’UE.
È ovvio che, se vogliamo andare verso un’economia più verde, abbiamo bisogno di soluzioni intermedie. È possibile e ce lo auguriamo — che entro il 2040 – 2050, le fonti rinnovabili — l’energia solare, eolica e così via — rappresentino gran parte della produzione di energia. Ma, fino allora, secondo noi, in Romania, andrebbero utilizzate le centrali nucleari, modernizzandole, ed estendere l’energia elettrica prodotta dal nucleare. Allo stesso tempo, noi, in Romania siamo decisi e dobbiamo utilizzare il metano per il riscaldamento, per generare elettricità anche nell’industria. Quindi, è ovvio che dobbiamo avere energia nucleare e gas”, ha spiegato, a Bruxelles, il presidente romeno Klaus Iohannis, sottolineando che sarebbe eccellente se queste forme di energia fossero finanziabili da fondi europei.
Il capo della Commissione Europene, Ursula von der Leyen, sembra aver accettato alla fine questa posizione, dichiarando dopo l’incontro che, a medio e lungo termine, saranno predisposte misure supplementari per aumentare la resistenza e l’indipendenza europea. Ha inoltre precisato che c’è bisogno di una fonte stabile, quella nucleare e, durante la transizione verso l’economia verde, del gas naturale. La Commissione presenterà una proposta di classificazione in questo settore, ha promesso von der Leyen. Ha inoltre aggiunto che si cerca di creare una riserva strategica di gas, ma anche di acquistare energia insieme.
“Intensificheremo le iniziative di contattare vari fornitori. Diversificheremo le fonti e accelereremo le interconnessioni”, ha aggiunto il capo della Commissione. I prezzi europei di riferimento al gas naturale sono cresciuti di oltre il 300% da gennaio, a causa delle riserve basse, della domanda in crescita dei Paesi asiatici e delle interruzioni nelle forniture. La crescita dei prezzi ha fatto salire i costi dell’elettricità in Europa al più alto livello degli ultimi tempi ed è poco probabile che la situazione cambi entro la fine dell’anno, il che vuol dire bollette molto più salate per il riscaldamento. Di conseguenza, la Romania e altri stati prendono una serie di misure per appoggiare i consumatori domestici e le imprese.