Leggi sull’Istruzione al dibattito dei deputati
A Bucarest, le nuove leggi sull'Istruzione sono arrivate al dibattito della Camera dei deputati.
Ştefan Stoica, 10.04.2023, 11:33
Di riforma dell’istruzione si discute, in modo applicato o propagandistico, da oltre tre decenni. Alcune cose sono state compiute, però i progetti avviati sono rimasti perlopiù all’insegna dell’effimero, a causa dei ripetuti cambiamenti al vertice del ministero. Alla riforma è mancata una visione unitaria, accettata dalle principali forze politiche. Ora, però, esiste la chanche che una larga coalizione, come l’attuale maggioranza, che include le principali forze di sinistra e destra – PSD e PNL – si metta d’accordo su un programma riformatore valido a lungo termine. Approvati recentemente dal Governo, i ddl relativi alle nuove leggi sull’Istruzione sono arrivati alla Camera dei Deputati. Si basano sul progetto Romania istruita, avviato dal presidente Klaus Iohannis e, per l’applicazione delle riforme previste da queste leggi, saranno stanziati oltre 3 miliardi di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
La responsabile del progetto presidenziale, Ligia Deca, che guida ora il Ministero dell’Istruzione, sostiene che il sistema educativo sarà incentrato sull’alunno e sarà volto a stimolare il suo potenziale. La legge relativa all’istruzione accademica è finalizzata a contrastare l’abbandono universitario e a sostenere gli atenei di Romania nella cooperazione europea. La legge riguardante l’insegnamento preuniversitario è volta principalmente a ridurre l’abbandono scolastico e l’analfabetismo funzionale, problemi cronici dell’istruzione, e propone nuove valutazioni obbligatorie al termine della seconda, quarta e sesta classe per Lingua e comunicazione e Matematica e scienze. I licei potranno organizzare il proprio concorso di ammissione, con prove specifiche, per il 60% dei posti, oltre alla Valutazione Nazionale, e la Maturità avrà più prove. Il ddl sull’istruzione accademica prevede anche l’estensione del periodo di studi universitari di dottorato di ricerca a 4 anni, rispetto a 3 in questo momento. I leader della coalizione promettono l’adozione delle nuove leggi entro la fine dell’attuale sessione parlamentare.
D’altra parte, le scuole romene si confrontano con il grave problema degli incidenti in crescita. Perciò, il Ministero dell’Istruzione ha annunciato di aver avviato consultazioni per individuare le migliori soluzioni per quanto riguarda qualsiasi violenza nella scuole. La ministra Ligia Deca ha sottolineato che la sicurezza di ogni singola persona nelle strutture scolastiche è prioritaria per il suo dicastero. La reazione fa seguito a due vicende che hanno scandalizzato l’opinione pubblica. Nei giorni scorsi, uno studente di un collegio di Bucarest ha ferito con il coltello un’insegnante durante la lezione, mentre in una scuola della provincia di Prahova (sud), una professoressa è stata sottoposta a molestie sessuali, sempre durante la lezione, da alunni 13enni, che hanno anche filmato l’accaduto. Nel primo caso, lo studente aggressore è stato arrestato, in quanto rappresenta pericolo pubblico, e collocato in un centro minorenni. Nel secondo caso, l’Ispettorato Scolastico Prahova ha preso misure disciplinari, e la Polizia ha aperto un’indagine.