Le basi della finanziaria 2022
Il Ministero delle Finanze romeno ha messo in dibattito pubblico la bozza della finanziaria per lanno prossimo, basata su una crescita economica del 4,6% e un deficit di bilancio del 5,84% del PIL.
Mihai Pelin, 20.12.2021, 13:31
La bozza della finanziaria per il 2022 potrebbe arrivare al Parlamento ed essere votata rapidamente prima di Natale. E’ stata messa in dibattito pubblico ieri e ha come obiettivo la tutela delle categorie vulnerabili, la diminuzione dell’evasione fiscale e l’aumento dei fondi per investimenti al 7% del PIL. Secondo il documento, la Romania avrà l’anno prossimo incassi di 216 miliardi di lei (43,8 miliardi di euro) e spenderà 301 miliardi di lei (61,4 miliardi di euro). Il Ministero delle Finanze prevede una crescita economica costante anche l’anno prossimo e auspica di non superare il deficit concordato con la Commissione Europea.
Il Ministero dei Trasporti riceverà l’anno prossimo fondi del 20% maggiori rispetto a quest’anno. Anche il budget del Ministero degli Investimenti e dei progetti Europei avrà un budget molto più alto. Più fondi riceveranno anche i Ministeri della Difesa, dell’Istruzione e della Cultura. Di stanziamenti aggiuntivi beneficeranno anche l’Amministrazione Presidenziale, il Senato, la Camera dei Deputati e la Segreteria Generale del Governo, ma anche le intelligence. Tra le istituzioni che ricevono meno fondi si annoverano i Ministeri delle Finanze, dello Sviluppo, dell’Energia, dell’Imprenditoria e Turismo e il Ministero Pubblico. La Salute avrà più o meno lo stesso budget come nel 2021. Secondo i dati resi pubblici dal Ministero delle Finanze, la bozza della finanziaria è configurata su una crescita economica del 4,6% e un deficit di bilancio del 5,8% del PIL, stimato l’anno prossimo a circa 1.300 miliardi di lei (265 miliardi euro).
Il tasso inflazionistico medio è previsto al 6,5%. Secondo la strategia di bilancio, le stime per i prossimi tre anni rilevano un picco di crescita economica nel 2023 del 5,3% e un ritmo medio annuo del 4,9% nel biennio 2023-2025. La crescita è maggiore di quella stimata a livello dell’UE e dell’Eurozona, del 4,3%, nel contesto in cui lo shock economico provocato dalla pandemia è uno dei più significativi della storia recente.
La Romania presenta, però, la peculiarità di un ritorno relativamente rapido del PIL al livello precedente la pandemia. Nel documento si precisa che il momento più acuto della crisi è stato superato tramite misure fiscali e monetarie che hanno stimolato l’attività economica. Però gli sviluppi economici dipendono dall’andamento della campagna vaccinale, dalle manifestazioni delle future ondate della pandemia, dalle particolarità della struttura dell’economia e dalle influenze esterne determinate dal grado di integrazione nelle catene di valore aggiunto e di produzione europee e mondiali. Avranno un’influenza anche le misure adottate dalle autorità nel contesto degli squilibri evidenti (di conto corrente e fiscale). Le misure di sostegno saranno ritirate gradualmente in vista del raggiungimento dell’obiettivo assunto di avere un deficit di bilancio del 3% nel 2024.