La stampa in Romania
La situazione della stampa in Romania non è proprio rosea e c'è tanto spazio per miglioramenti, considera la vicepresidente della Commissione Europea per Valori e Trasparenza, Vera Jourova.
Mihai Pelin, 28.04.2023, 11:33
Lo stato romeno resta fanalino di coda in Europa in materia di osservanza e garanzia della libertà e della sicurezza della stampa, nonchè di accesso non ostacolato a informazioni di pubblico interesse, sostiene la presidente dell’organizzazione ActiveWatch, Liana Ganea. A suo avviso, uno dei principali problemi resta il fatto che i grandi partiti politici finanziano i media senza trasparenza, il che desta sospetti ragionevoli che l’agenda pubblica nei media sia distorta. Allo stesso tempo, le poche voci giornalistiche critiche nei confronti del potere politico sono diventate il bersaglio di campagne denigratorie, avviate sia da politici che da istituzioni media con lunga storia di deviazioni dall’etica professionale, aggiunge Liana Ganea. La presidente di ActiveWatch considera che lo stato romeno deve esercitare un reale controllo sull’intelligence, limitare il suo potere in espansione e la possibilità di interferire con l’esercitazione del diritto alla libertà di espressione.
Dal canto suo, la presidente del Centro per Giornalismo Indipendente, Ioana Avadani, ha dichiarato che ci sono grandi problemi con i mass-media di Romania attinenti alla competenza dello stato e alla sua capacità di risolverli. Tra questi problemi, Ioana Avadani annovera la mancanza di trasparenza dell’azionariato nelle compagnie media e la loro influenza sull’agenda editoriale, gli attacchi contro i giornalisti arrivati dagli ambienti del potere e l’aumento del discorso aggressivo nei loro confronti. Lo stato romeno dovrebbe capire anche senza la pressione dell’Europa che i mass-media sono un attore legittimo in tutto quanto riguarda il dibattito pubblico e che il loro ruolo critico va oltre qualsiasi interesse di partito o finanziario, ha sottolineato Ioana Avadani.
Le dichiarazioni fanno seguito alle affermazioni della vicepresidente della Commissione Europea per Valori e Trasparenza, Vera Jourova, la quale considera che la situazione della stampa in Romania non è proprio rosea e c’è tanto spazio per miglioramenti. Alla domanda se i nuovi strumenti legislativi proposti lo scorso anno dalla Commissione Europea e ora in via di adozione, siano sufficienti per affrontare questi problemi, la Jourova ha dato una risposta positiva, precisando di aspettare di più dallo stato romeno fino allora. La relazione della CE sullo stato di diritto nel 2022 menziona che, in Romania, i media stanno affrontando problemi come l’incompleta trasparenza dell’azionariato, ma anche il peggioramento della situazione legata a minacce, casi di molestia o violenza contro i giornalisti. Nel 2022, i tribunali romeni hanno pronunciato due condanne penali contro persone che hanno commesso dei reati legati alla sicurezza dei giornalisti.