La situazione in Transnistria
Una serie di incidenti con autore sconosciuto si sono verificati in Transnistria, regione separatista pro-russa nella Repubblica di Moldova.
Leyla Cheamil, 28.04.2022, 14:09
Dopo l’escalation della crisi in Ucraina, la situazione è iniziata ad essere tesa anche in Transnistria, regione separatista russofona nell’est della Repubblica di Moldova, stato ex sovietico, confinante all’ovest con la Romania e la cui popolazione è a maggioranza romenofona. Nella Transnistria controllata dalla Russia si sono verificati, negli ultimi giorni, alcuni incidenti ad autore sconosciuto, che destano timore in merito all’ampliamento del conflitto russo-ucraino. Due esplosioni sono avvenute nella località di Maiac, dove due torri di comunicazione del Centro radio-televisivo sono state fatte saltare in aria, senza provocare vittime umane.
Il cosiddetto Ministero dell’Interno di Tiraspol sostiene che, in seguito alle esplosioni, sono state distrutte due antenne che ritrasmettevano programmi di emittenti radio della Federazione Russa. Le esplosioni sono avvenute un giorno dopo che la sede del servizio di sicurezza di Tiraspol è stata attaccata con lanciagranate. Inoltre, le autorità di Chișinău hanno segnalato spari al confine con l’Ucraina, a circa due chilometri dal deposito di armamento e munizioni di Cobasna. In tale contesto, il Servizio di Informazioni e Sicurezza della Repubblica di Moldova ha annunciato che sta monitorando gli sviluppi della situazione di sicurezza in Transnistria ed ha esortato alla calma. Nel frattempo, il leader della regione separatista Transnistria, Vadim Krasnoselsky, ha dichiarato che le tracce degli attacchi conducono all’Ucraina, la quale, a suo turno, accusa Mosca di cercare di destabilizzareˮ la regione separatista Transnistria.
Senza andare oltre e attribuire a Mosca la responsabilità delle esplosioni, come fanno le autorità di Kiev, il portavoce del Dipartimento di stato americano, Ned Price, ha dichiarato che Washington resta preoccupata per qualsiasi eventuale tentativo di escalation delle tensioni. Dal canto suo, il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, ha affermato che la Francia sostiene la stabilità, la sovranità e l’integrità territoriale della Repubblica di Moldova di fronte ai rischi di destabilizzazione ai quali potrebbe essere esposta. Il nostro sostegno alla Repubblica di Moldova, esposta in particolar modo alle conseguenze della guerra in Ucraina, continuerà decisamenteˮ, si precisa in un comunicato del Ministero degli Esteri di Parigi.
A Bucarest, il Ministero della Difesa precisa che, al momento, l’Esercito romeno non ha militari dislocati nella Repubblica di Moldova, per partecipare a esercitazioni o ad altre forme di addestramento congiunto. I chiarimenti arrivano nel contesto in cui una pubblicazione in lingua russa ha distribuito informazioni false, secondo cui la Romania intenderebbe attaccare la Transnistria con il sostegno della NATO, per annettere successivamente la Repubblica di Moldova e secondo cui sul territorio della Moldova sarebbero già dislocati militari romeni.