La Romania e l’economia verde
Il più grande evento regionale sui mutamenti climatici, Climate Change Summit, è iniziato giovedì a Bucarest e vede partecipare esponenti del Governo, dellamministrazione locale e della società civile di Romania.
Sorin Iordan, 20.10.2023, 12:16
Bucarest è in questi giorni il centro regionale dei dibattiti sui mutamenti climatici. La capitale romena ospita il Climate Change Summit, il più ampio evento del genere nellEuropa Centrale e Orientale. In un messaggio trasmesso in apertura dellevento, il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha affermato che nessun Paese o nazione può sfuggire agli effetti dei cambiamenti climatici. “Dobbiamo lavorare insieme, al di là dei confini nazionali e settoriali, per accelerare il processo di decarbonizzazione globale”, ha affermato Iohannis. Egli ha apprezzato il fatto che parte dellevento di Bucarest si svolga nelle università e ritiene che i giovani debbano avere più potere e ricevere lopportunità di partecipare allacceleramento della transizione verde.
Da parte sua, il ministro dellEnergia, Sebastian Burduja, ha annunciato che il numero dei prosumatori, coloro che non solo consumano energia dalla rete elettrica, ma scelgono di produrre da fonti rinnovabili e di consegnare il surplus, raggiungerà 236.000 in Romania, entro la fine del 2025 e supererà i 350.000 entro il 2030. “È una buona cosa, che significa decarbonizzazione, decentramento del sistema e una maggiore resilienza”, ha detto Burduja. Lui ha precisato che la Romania ha la grande chance di posizionarsi in una zona ottimale per beneficiare della rivoluzione energetica, e che il budget disponibile per gli investimenti, che ammonta a 18 miliardi di euro, aiuterà allo sviluppo di nuovi progetti.
La trasformazione delleconomia romena in uneconomia verde e digitale è un processo a lungo termine, che richiede un piano nazionale forte e assunto da tutte le forze politiche, imprenditoriali e civiche, ha detto anche il primo ministro romeno, Marcel Ciolacu. Il premier ha affermato che mitigare gli effetti dei mutamenti climatici è una priorità per l’attuale governo, aggiungendo che lEsecutivo mira, allo stesso tempo, ad aumentare la resilienza e la sostenibilità del sistema energetico e agricolo e a migliorare la gestione delle risorse idriche e minerali.
Ciolacu ha aggiunto che attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, attraverso altri strumenti finanziari europei e nazionali e in collaborazione con il settore privato, si possono sviluppare soluzioni per il futuro, di modo che, la Romania del 2030 sia meglio preparata ad affrontare le sfide climatiche. Un altro passo nel processo di decarbonizzazione dell’economia è stato annunciato al Vertice dal Ministero dell’Ambiente. Secondo il segretario di Stato Ionuţ Banciu, la Romania è riuscita a dissociare la crescita economica dallaumento delle emissioni di gas serra e a ridurne il volume di due terzi. Egli ha affermato che la Romania ha raggiunto i suoi obiettivi climatici per il 2020 e che la strategia del governo per arrivare alla neutralità climatica entro il 2050 è in fase di approvazione e riceverà il via libera entro la fine di novembre.