La Romania e la sicurezza del Fianco Orientale
L'escalation della guerra al confine della NATO e le annessioni illegali della Russia nella confinante Ucraina determinano l'Alleanza a prendere ulteriori misure di sicurezza.
Daniela Budu, 20.10.2022, 12:32
La NATO continua a consolidare la presenza difensiva sul Fianco Est nel contesto della guerra avviata dalla Russia in Ucraina e delle minacce di Mosca alla sicurezza dell’Europa. La scorsa settimana, la Francia ha deciso di inviare truppe ed equipaggiamenti performanti supplementari in Romania e già i primi due dei dieci convogli militari francesi destinati al rafforzamento del Fianco Orientale della NATO sono in viaggio verso la base di Cincu, in provincia di Brașov, nella Romania centrale, sede del battlegroup dell’Alleanza, che dovrebbe accogliere entro l’inizio dell’anno prossimo circa 1000 soldati europei. Inoltre, trasporti speciali di munizione, cibo e materiali di manutenzione delle truppe arriveranno in Romania in treni speciali.
La Francia si attiene agli impegni assunti con la NATO e con i partner, ha assicurato il generale di divisione François Goguenheim, il comandante della Divisione Terrestre Europa Continentale. Abbiamo più accordi e facilitazioni di lavoro con i romeni. Sono motivi di coerenza. E’ più semplice avere un dispositivo unico in una certa location, anzichè uno sparso in varie zone. Più stati membri della NATO hanno collocato i dispositivi nei paesi dell’est. La Francia ha scelto la Romania e ora è stato deciso l’aumento della nostra presenza. Abbiamo disposto una struttura di accoglienza a Cincu, che è quasi pronta, e ora aggiungeremo questo battaglione, ha dichiarato il generale di divisione.
Inoltre, dall’inizio della guerra nella confinante Ucraina, le Forze Navali Romene sono una presenza costante sul Danubio e sul Mar Nero per garantire la sicurezza della navigazione nelle acque territoriali romene. Allo sfoccio del Danubio nel Mar Nero, sul braccio Sfântu Gheorghe, la Romania svolge in questo periodo l’esercitazione Danube Protector, che include addestramenti e spari con munizione vera. Vi partecipano oltre 300 militari romeni guidati dalla Flottiglia Mihail Kogălniceanu, struttura unica della NATO. L’esercitazione si svolge ad una distanza di circa 300 km dalla penisola di Crimea e di quasi 40 km dall’Isola dei Serpenti.
L’area di responsabilità delle Forze Navali Romene include circa 30.000 kmq nel Mar Nero, uno spazio marittimo in cui il nostro paese ha anche infrastruttura critica, e mi riferisco alle piattaforme petrolifere. L’ambiente volatile di sicurezza ha cambiato il nostro modo di agire e ci ha fatto riadattare i piani di attività, le esercitazioni sono diventate molto più complesse, ha spiegato il colonnello Corneliu Pavel, portavoce dello Stato Maggiore delle Forze Navali Romene.
Sotto profilo diplomatico, a Bucarest, il Ministero degli Esteri ha annunciato nei giorni scorsi i contributi volontari della Romania ai fondi della NATO destinati al rafforzamento della resilienza e della capacità di difesa dell’Ucraina, della Repubblica di Moldova, della Georgia e della Giordania, per un valore totale di fino a 1,4 milioni di dollari. La decisione contribuisce all’accrescimento del profilo del paese all’interno della NATO, nonchè al consolidamento della sicurezza e della stabilità in prossimità del Fianco Est, soprattutto nella regione del Mar Nero.