La Romania e la crisi in Ucraina
Il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, ha affermato che la Romania non è in pericolo di essere attirata in un conflitto militare con la Federazione Russa.
Leyla Cheamil, 07.02.2022, 13:45
La crisi russo-ucraina ha provocato tensioni internazionali, ma Kiev e le potenze occidentali auspicano una soluzione diplomatica, coordinando i loro sforzi al fine di trovare una soluzione in tal senso. Da parte sua, la Russia sostiene che non ha l’intenzione di invadere l’Ucraina. Tuttavia, Mosca ha continuato ad ammassare truppe al confine comune. Il dispiegamento di truppe della Russia ha determinato gli USA a mandare un nuovo contingente sul fianco orientale della NATO. Da stato membro dell’Alleanza Nord-Atlantica e confinante con l’Ucraina e nord e a est, la Romania è preoccupata dell’imminenza di una guerra.
Il capo della diplomazia di Bucarest, Bogdan Aurescu, ha affermato, in un programma televisivo, che nel caso di un’azione militare della Russia in Ucraina, sarà data una risposta a Mosca. Ci siamo già preparati per questa risposta e io auspico che la Federazione Russia sia consapevole di non desiderare una risposta del genere. Si tratta di una risposta da parte della NATO, da una parte, tramite un consolidamento proporzionale, ma consistente del fianco est, d’altra parte ci sarà una reazione da parte dell’Unione Europea tramite un pacchetto molto forte e consistente di sanzioniˮ, ha spiegato Bogdan Aurescu. Il ministro degli Esteri romeno ha precisato che le sanzioni hanno carattere economico e intaccano il settore finanziario e commerciale. Sono sanzioni individuali nei confronti delle persone coinvolte nella presa delle decisioni, ha precisato il ministro degli Esteri di Bucarest.
Allo stesso tempo, Bogdan Aurescu ha precisato che la Romania non è in pericolo di essere attirata in un conflitto militare con la Federazione Russa in questo momento, come conseguenza di eventuali sviluppi nel vicinato. Egli ha aggiunto che adesso esiste un’ombrello di sicurezza molto forte, che offre tutte le garanzie possibili per la sicurezza e la stabilità della Romania e dei suoi cittadini, cioè l’appartenenza alla NATO, cui si aggiunge il Partenariato strategico molto forte con gli USAˮ.
D’altra parte, Bogdan Aurescu ha accennato anche allo scudo antimissile di Deveselu (sud), di cui ha affermato che non rappresenta una minaccia. Il capo della diplomazia di Bucarest ha ricordato che la Federazione Russa ha sostenuto, costantemente, lungo il tempo, che lo scudo di Deveselu avesse carattere offensivo, che vi fossero collocati oppure si potessero collocare rapidamente, a breve, missili offensivi di tipo Tomahawk. Si tratta di un sistema esclusivamente difensivo, che non ha niente a che fare con la Federazione Russa, perché il suo collocamento e i tipi di intercettori installati riguardano eventuali minacce con missili balistici provenienti dall’esterno dello spazio euro-atlantico, dal Medio Orienteˮ, ha puntualizzato Bogdan Aurescu. Il ministro ha inoltre aggiunto che questo scudo non può permettere il collocamento di missili offensivi e gli intercettori esistenti non si possono sostituire con altri tipi di missili.