La Romania al Forum di Davos
La Romania ribadisce il sostegno all'Ucraina invasa dalle truppe russe e all'allargamento dell'UE con lo spazio ex sovietico e i Balcani.
Bogdan Matei, 19.01.2024, 10:22
Quasi due anni fa, quando il presidente russo Vladimir Putin ordinava l’invasione dell’Ucraina, la Romania si è dimostrata solidale fin dal primo momento con il paese confinante, caduto ancora una volta in preda all’incurabile imperialismo di Mosca. Più di sette milioni di cittadini ucraini sono fuggiti dagli invasori attraverso il confine romeno. La maggioranza ha continuato l’esodo verso i paesi dell’Europa occidentale, ma circa 100.000 hanno scelto di restare in Romania. Costanza, il principale porto romeno sul Mar Nero, ha raggiunto lo scorso anno il volume di merci più alto della sua storia: 92,5 milioni di tonnellate, in aumento del 22,5% rispetto al 2022. 25 milioni di tonnellate, di cui oltre 14 milioni solo di cereali, erano merci destinate ai mercati mondiali e provenienti dall’Ucraina, i cui porti marittimi e fluviali sono stati a lungo sottoposti al blocco e ai bombardamenti russi.
Tutto sommato, politicamente, diplomaticamente, logisticamente e umanitariamente, Bucarest è stata e rimane uno dei sostenitori più costanti di Kiev. Le cose non cambieranno neanche nel 2024. La ministra degli Esteri romena, Luminiţa Odobescu, ha condannato ancora una volta fermamente la guerra di aggressione della Russia e ha riaffermato il determinato sostegno della Romania all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina. Al Forum economico mondiale di Davos, la ministra romena ha sottolineato i rischi che gli attacchi russi contro i civili ucraini e le infrastrutture critiche del paese comportano per la sicurezza regionale. La Romania è una presenza attiva sia a livello regionale che all’interno dell’Unione Europea, ha detto Luminiţa Odobescu da Davos, in esclusiva a Radio Romania.
Il nostro impegno attivo nel processo di allargamento, non solo con i partner dei Balcani occidentali, ma anche con i partner dell’Est, è ed è stato un tema prioritario nell’agenda dei colloqui. Erano presenti diversi leader dei Balcani, così come leader dell’Europa dell’Est, con i quali, ovviamente, abbiamo discusso di cosa dovremmo fare per l’avvicinamento all’Unione Europea. E la Romania, praticamente, è coinvolta attivamente non solo attraverso il sostegno politico e gli sforzi diplomatici che fa, ma anche attraverso azioni concrete, tramite il sostegno alla preparazione dell’amministrazione, all’adozione della legislazione, alle varie riforme, ha detto Luminiţa Odobescu.
Sempre questa settimana, il ministro della Difesa romeno, Angel Tîlvăr, ha svolto colloqui in videoconferenza con il suo omologo ucraino, Rustem Umerov. Ho trasmesso al ministro Umerov che la Romania condanna con la massima durezza l’aggressione russa, gli attacchi contro la popolazione ucraina e le infrastrutture civili, azioni che si sono intensificate nelle ultime settimane, e gli ho assicurato che la Romania continua a sostenere l’Ucraina, insieme ai suoi alleati e partner, ha dichiarato il ministro Tîlvăr. I due ministri hanno discusso anche delle misure concrete per potenziare la cooperazione bilaterale nel campo della difesa, sottolineando l’importanza della formazione dei piloti romeni e ucraini presso il Centro di addestramento europeo F-16 in Romania.