La neutralità della Repubblica di Moldova
La guerra della Russia in Ucraina e le minacce nei confronti di Chișinău hanno intensificato i colloqui relativi alla strategia di sicurezza della Repubblica di Moldova (ex-sovietica, a maggioranza romenofona).
Daniela Budu, 25.05.2022, 14:03
La disponibilità espressa di recente dall’UE, dagli USA e dalla Gran Bretagna di mettere a disposizione armamento moderno alla Repubblica di Moldova, nel contesto della guerra nella confinante Ucraina, ma anche della situazione nella regione separatista Transnistria, riporta all’attenzione la neutralità menzionata nella Costituzione di Chişinău nel 1994. D’altronde, la neutralità costituzionale è stata intensamente discussa dalle autorità dello stato confinante negli ultimi tre mesi, dopo l’invasione russa in Ucraina. Uno studio realizzato dall’Istituto per lo Sviluppo e le Iniziative Sociali “Il Futuro” rileva che metà della popolazione moldova sostiene il concetto di neutralità. Gli esponenti del Governo danno assicurazioni che questa neutralità, attentamente monitorata da Mosca da quasi 30 anni, rappresenta il filo rosso in materia di politica di sicurezza della Repubblica di Moldova.
Ioan Leahu, specialista nelle questioni della Transnistria sostiene la politica dell’attuale presidenza della repubblica ed è del parere che non bisogna provocare la Russia su quest’argomento: “La neutralità come tale, sterile, non ha alcun senso. È personale. Ognuno decide. Si è neutri, oppure ci si schiera dalla parte di qualcuno. La politica è l’arte del possibile. Nella situazione data, l’arte del possibile, nella mia opinione, si manifesterebbe nel non trasmettere segnali negativi. Se ascoltiamo attentamente la signora Zaharova (n.r. Maria Zaharova, direttrice del dipartimento di informazioni e stampa del Ministero degli Esteri russo), lei trova sempre un modo per criticare. Probabilmente tutta questa agitazione intorno alla neutralità ha un contesto politico immediato. Però dal punto di vista dell’elaborazione di una strategia, mi sembra che l’attuale governo della Repubblica di Moldova tenga presente, di principio, che nella Costituzione è specificata la neutralità, ma parallelamente risolva altri problemi”.
Gli esperti di sicurezza sono del parere che la neutralità del piccolo stato confinante necessiti chiarimenti. Stando all’esperto di sicurezza Igor Munteanu, i promotori delle strategie di sicurezza della Moldova dovrebbero mettere in discussione e definire più chiaramente il concetto: “Ogni stato arriva, in fin dei conti, alla propria interpretazione della neutralità. La neutralità può significare non allinearsi a un certo blocco difensivo, ma potrebbe essere anche semplicemente la non partecipazione ad azioni aggressive contro altri stati. Le interpretazioni possono essere ben diverse. Per quanto riguarda la Repubblica di Moldova, l’insistenza della Federazione Russa sulla neutralità indica una strategia che mira a tenere scoperta e disarmata la popolazione della Moldova e a mantenere le sue truppe, come un’anticipazione dell’estensione dello spazio occidentale”.
Il Ministero degli Esteri di Chișinău dà assicurazioni che tutte le cooperazioni e i partenariati internazionali di finora si sono svolti con l’osservanza del principio costituzionale di neutralità della Repubblica di Moldova. Mentre gli Stati Uniti, dopo i colloqui con la presidente moldava, Maia Sandu, promettono che l’aiuto che verrà concesso non supererà le richieste di Chișinău.