La NATO e la sicurezza nella zona del Mar Nero
Il vicesegretario generale della NATO, il romeno Mircea Geoană, afferma che non ci sono indizi sullintenzione della Russia di attaccare uno stato membro.
Ştefan Stoica, 12.09.2023, 14:00
Per i romeni, soprattutto per gli abitanti dei villaggi danubiani scarsamente popolati situati al confine con lUcraina, la guerra nel Paese confinante ha acquisito una maggiore e indesiderata concretezza con il bombardamento da parte dei russi dei porti di Reni e Ismail sul Danubio. Questi sono diventati dei bersagli per Mosca, dopo essere stati trasformati in punti nodali nel trasporto di cereali verso l’Europa occidentale. Se fino a poco tempo fa il rumore dei bombardamenti russi era lunica fonte di grande disagio per gli abitanti dei villaggi romeni sul Danubio, il ritrovamento, sul loro territorio, di alcuni resti di droni desta preoccupazione. Il Ministero della Difesa ha aumentato i mezzi di sorveglianza, in conformità con i piani della NATO per rafforzare il fianco orientale, e lAlleanza, attraverso la voce del Segretario Generale Jens Stoltenberg, ha espresso la sua solidarietà con la Romania.
Come Stoltenberg, il vicesegretario generale della NATO, Mircea Geoană, ha dichiarato che non ci sono indizi in merito allintenzione della Federazione Russa di attaccare uno stato membro dellAlleanza. Tuttavia la preoccupazione dei cittadini romeni che vivono vicino al confine danubiano con lUcraina è comprensibile, ha sottolineato Geoană. “…Quando ascolti a poche centinaia di metri o a pochi chilometri da casa tua, dal tuo posto di lavoro, il rumore della guerra, ovviamente ti crea emozione, ansia e angoscia. Lo capisco. Ma non cè alcun rischio per la Romania, nel senso di essere coinvolta in questo conflitto o di avere unestensione di questo conflitto nello spazio romeno”, ha assicurato lalto funzionario dellAlleanza. Il mio messaggio, come romeno, è di cercare di avere fiducia nel fatto che lAlleanza Nord Atlantica ha preso tutte le misure, per ora e per futuro, per garantire la protezione dellintero spazio alleato, compresa la Romania, ha sottolineato Mircea Geoană.
In questo contesto Geoană ha salutato la decisione degli Stati Uniti di aumentare la polizia aerea nella zona del Mar Nero. A Vilnius, ha ricordato Geoană, i leader alleati hanno adottato una nuova generazione di piani di difesa, proprio per questo tipo di incidenti o situazioni più gravi, per possibili attacchi deliberati. “Questi piani di difesa sono completi, a partire dalla polizia aerea, dal sistema antimissile integrato, parliamo di misure specifiche per il Mar Nero, che è, di per sé, unarea importante per noi e molto complessa”, ha aggiunto il vicesegretario generale della NATO.
D’altra parte, fino a venerdì, sul Mar Nero e nel Delta del Danubio, si svolge unesercitazione militare congiunta alla quale partecipano soldati romeni, americani e di altri stati alleati, nonché ucraini. Lesercitazione multinazionale Sea Breeze, organizzata dagli Stati Uniti per la prima volta in Romania, contribuisce ad aumentare la stabilità nella regione del Mar Nero e ad assicurare la libertà di navigazione, a seguito dellaggressione della Federazione Russa contro lUcraina. Il suo obiettivo è di aumentare il livello di addestramento delle forze armate dei Paesi che partecipano alla lotta contro le mine. Gli addestramenti avvengono anche nel contesto del ritiro della Russia dallaccordo che consentiva il transito del grano ucraino attraverso il Mar Nero.