Investimenti nei trasporti
Il ministro degli Investimenti e dei Progetti Europei romeno, Dan Vîlceanu, ha discusso, a Bruxelles, con Adina Vălean, commissario europeo per i trasporti.
Mihai Pelin, 24.02.2022, 14:06
Le riforme e gli investimenti previsti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e nell’ambito della politica di coesione 2021-2027 nel settore dei trasporti sono stati esaminati, ieri, a Bruxelles, dal ministro degli Investimenti e dei Progetti Europei romeno, Dan Vîlceanu, assieme al commissario europeo per i trasporti, Adina Vălean. I principali argomenti analizzati hanno riguardato la strategia ferroviaria, la strategia per la sicurezza stradale e lo stato delle pratiche di acquisto pubblico per i principali investimenti nel campo dei trasporti.
In riferimento alla strategia ferroviaria, Dan Vîlceanu ha affermato che l’implementazione del piano di investimenti e del piano di azione nel settore sarà monitorata e che le autorità di Bucarest contano anche sul sostegno del gruppo operativo della Direzione Generale della Mobilità e dei Trasporti. Egli ha sottolineato che, per le autorità romene, è fondamentale avere un’immagine d’insieme e un percorso chiaro delle azioni nel settore, perciò è attesa anche un’opinione dei partner europei in merito.
Quanto allo svolgimento degli acquisti pubblici per i principali investimenti nel campo dei trasporti finanziati da fondi europei, Dan Vîlceanu ha affermato che le procedure di appalto sono state, nella maggior parte, già avviate. Nell’ambito della politica di coesione 2021-2027, tramite il Programma Operativo Trasporti, al momento, viene proposto per la Romania uno stanziamento di circa 4,4 miliardi di euro. La politica di coesione comprende, complessivamente per questo periodo, fondi di oltre 373 miliardi di euro per tutti i Paesi membri.
D’altra parte, nell’ambito del PNRR sono stanziati 7,6 miliardi di euro per il trasporto romeno. I prestiti tramite questo piano sono attirati in condizioni molto vantaggiose e saranno utilizzati per il finanziamento di progetti di ampia portata per la Romania: centinaia di chilometri di autostrada, decine di migliaia di abitazioni allacciate alla rete idrica e fognaria, facilità per la digitalizzazione di qualche migliaio di PMI, oppure decine di migliaia di ettari di rimboschimenti, ha spiegato Dan Vîlceanu.
Lo scorso autunno, la Commissione Europea ha approvato il PNRR della Romania, il cui valore supera 29 miliardi di euro, suddivisi in due parti quasi uguali, che rappresentano le sovvenzioni e i prestiti. I soldi saranno stanziati a tranche, a seconda dell’adempimento di certi obiettivi. Ci sono, in tutto, circa 500 obiettivi che vanno portati a compimento entro il 31 agosto 2026. Il PNRR è strutturato sui 6 pilastri previsti nel Regolamento del Meccanismo di Ripresa e Resilienza e suddiviso in 15 componenti, in modo da coprire le necessità della Romania e da seguire, al contempo, le priorità della Commissione Europea. I sei pilastri sono: la transizione verde, la trasformazione digitale, la crescita intelligente, la coesione sociale e territoriale, la salute e la resilienza economica, sociale e istituzionale, le politiche per la prossima generazione, bambini e giovani.