Il Ministero della Difesa smantella le disinformazioni della Russia
La stampa russa ha incluso la Romania in una nuova campagna di disinformazione sulla guerra in Ucraina. Ferma la risposta di Bucarest.
Sorin Iordan, 23.01.2025, 11:24
Il Ministero della Difesa ha denunciato una nuova campagna di disinformazione condotta dalla stampa russa nei confronti della Romania. Questa volta, i giornalisti russi hanno affrontato il tema degli attacchi condotti nella notte tra il 16 e il 17 gennaio dalle forze della Federazione Russa, con l’impiego di droni contro infrastrutture portuali civili in Ucraina, nei pressi del confine con la Romania. I giornalisti russi scrivono che l’attacco sarebbe avvenuto il giorno dopo, nella notte tra il 17 e il 18 gennaio.
Secondo lo scenario, l’obiettivo dell’aggressione sarebbe stato un’operazione volta a trasportare soldati romeni o mercenari romeni in imbarcazioni, dalla costa romena a quella ucraina. Durante l’attacco, scrivono ancora i giornalisti russi, le forze dell’Esercito romeno avrebbero aperto il fuoco contro i droni russi con mezzi collocati sul territorio della Romania. Il materiale propagandistico mostra che l’attacco con i droni sarebbe stato ordinato dai vertici dell’esercito russo e che avrebbe provocato numerose vittime nella parte romena, morti e feriti. Nello scenario del Cremlino appaiono anche elicotteri delle Forze Aeree Romene, che sarebbero intervenuti per evacuare i cosiddetti feriti e fornire supporto di fuoco all’intervento delle forze ucraine sull’altra sponda.
La reazione della parte romena è stata dura. Il Ministero della Difesa definisce come assurdità quello che ha presentato la stampa russa, “aberrazioni prive di qualsiasi riscontro nella realtà”. Il Ministero della Difesa spiega che, nella notte tra il 16 e il 17 gennaio, i sistemi di monitoraggio e sorveglianza dell’Esercito della Romania hanno segnalato violazioni dello spazio aereo nazionale, il che ha richiesto l’invio di messaggi di allarme alla popolazione nella provincia di Tulcea e l’attivazione di due caccia F-16 delle Forze Aeree Romene.
Successivamente, squadre di specialisti del Ministero della Difesa, del Servizio Romeno di Informazioni e del Ministero degli Interni hanno individuato due aree in cui sono caduti detriti di droni di provenienza russa. Il Ministero della Difesa romeno sottolinea che, sebbene assurde e inverosimili, le informazioni inventate nei laboratori di propaganda del Cremlino rientrano nel modello delle operazioni di influenza e manipolazione russe attualmente condotte nello spazio pubblico romeno e alleato.
Secondo il Ministero della Difesa, il loro obiettivo è quello di creare la falsa percezione che la NATO stia cercando di entrare in guerra con la Russia e che la Romania sia spinta in questo conflitto. Questa narrativa propagandistica, precisa la parte romena, mira anche ai russi, che vengono alimentati dal mito della fortezza assediata, manipolati a credere che la Russia sia in pericolo di essere attaccata dalla NATO e che in Ucraina i militari russi delle forze d’invasione stiano combattendo contro la NATO, nella cosiddetta “operazione militare speciale”.
Secondo Bucarest, la realtà che la propaganda del Cremlino sta cercando di nascondere è che la Russia, in totale disprezzo delle norme internazionali, ha militarizzato il Mar Nero, ha invaso l’Ucraina e ha annesso illegalmente la Crimea nel 2014, e dal 2022 è impegnata in una guerra illegale di aggressione contro un vicino sovrano.”
Non in ultimo, il Ministero della Difesa richiama l’attenzione sul fatto che è prevedibile che le false informazioni presentate in questo materiale siano riprese anche dai vettori della propaganda russa che operano nello spazio pubblico romeno e amplificate, in particolare, sulle piattaforme digitali.