Il maggiore pellegrinaggio ortodosso in Romania
A Iaşi è in pieno svolgimento il pellegrinaggio in occasione della Festa di Santa Parasceve, di cui la Chiesa Ortodossa fa memoria il 14 ottobre.
Roxana Vasile, 10.10.2022, 11:00
A Iaşi è in pieno svolgimento il pellegrinaggio in occasione della Festa di Santa Parasceve, di cui la Chiesa Ortodossa fa memoria il 14 ottobre. Un notevole fenomeno ugualmente religioso e sociale, con centinaia di migliaia di fedeli che vengono ogni anno a venerare le reliquie della Santa protettrice della Moldavia, regione della Romania orientale. Quest’anno, il desiderio e la gioia dei fedeli sono doppie, dal momento che, dopo i due anni di pandemia, è per la prima volta che il pellegrinaggio viene organizzato secondo la tradizione e nelle condizioni precedenti.
Se nei pellegrinaggi cattolici si cammina per centinaia di chilometri verso Roma, Santiago de Compostella o Lourdes, nel mondo ortodosso i fedeli attendono in fila pe decine di ore per arrivare a toccare la custodia con le reliquie del santo. A Iaşi arrivano pellegrini di tutte le età, uomini e donne di tutte le categorie sociali, a maggioranza di Romania, ma anche dall’estero.
Ma c’è anche chi considera i pellegrinaggi degli anacronismi della postmodernità. Secondo i ricercatori del settore, c’è sempre stata una certa stigmatizzazione dei pellegrini, che non è stata inventata nè in Romania nè nei nostri giorni. Da notare, però, che nella storia millennaria dell’ortodossia romena, questo tipo di pellegrinaggi in fila sono una pratica religiosa relativamente recente. Sono apparsi alla fine degli anni ’90, dopo la caduta del comunismo, quando la gente ha sentito il bisogno di mettere al posto del sistema crollato qualcosa in grado di dar senso e direzione alla loro esistenza. E i pellegrinaggi sono riusciti ad adempiere a questa missione con tanto successo per molti cittadini del paese.
Dopo il pellegrinaggio a Iaşi, che si concluderà subito dopo il 14 ottobre, seguiranno altri a Bucarest. Vanno ricordati anche quelli di Cernica, nei pressi della Capitale, a Nicula, nel cuore della Transilvania, o a Curtea de Argeş, nel sud della Romania.