Gli europei serrano i ranghi
L’Europa continuerà a sostenere l’Ucraina e a investire di più nella propria difesa.
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Ştefan Stoica, 18.02.2025, 15:00
Tra pochi giorni saranno passati tre anni dall’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe di Mosca. Tre anni in cui è difficile, se non impossibile, individuare incontri al vertice sul tema del conflitto e degli aiuti occidentali a Kiev in cui gli europei non si siano seduti allo stesso tavolo con gli americani. Lo hanno fatto lunedì a Parigi i leader dei principali Stati dell’Unione e i capi delle istituzioni dell’UE in occasione di un vertice informale di emergenza. Sono stati costretti a riunirsi dal modo in cui Washington, sempre più imprevedibile sotto la nuova amministrazione Trump, tratta i suoi tradizionali alleati oltre Atlantico. Il generale Keith Kellogg, inviato speciale del presidente degli Stati Uniti per l’Ucraina e la Russia, aveva dichiarato alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco che i leader europei sarebbero stati consultati, ma non avrebbero partecipato ai negoziati per porre fine alla guerra.
La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa hanno dichiarato lunedì che l’Ucraina merita una pace che rispetti la sua indipendenza, sovranità e integrità territoriale e sia sostenuta da forti garanzie di sicurezza. Una pace tramite la forza, come l’hanno definita i due. Loro hanno promesso che l’Europa offre tutto il suo aiuto militare all’Ucraina e considera pericoloso concludere un cessate il fuoco senza un accordo di pace. Questa è la lezione appresa dagli accordi di Minsk, che hanno cercato di porre fine al conflitto dopo l’occupazione russa della penisola ucraina di Crimea e di Sebastopoli nel 2014. Secondo il primo ministro britannico Keir Starmer, è giusto che le nazioni europee, compreso il Regno Unito, dimostrino il desiderio di fare di più per l’autodifesa collettiva. L’Europa è pronta a investire di più nella nostra sicurezza, ha assicurato il Segretario generale della NATO, Mark Rutte.
Il vertice si è concluso con un appello all’unità per la sicurezza transatlantica e alla responsabilità per l’Ucraina. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato lunedì sera di aver discusso con il presidente francese Emmanuel Macron delle garanzie di sicurezza e del raggiungimento di una pace duratura in Ucraina. “Condividiamo una visione comune: le garanzie di sicurezza devono essere solide e praticabili”, ha scritto Zelensky sulla piattaforma X. A suo avviso, qualsiasi altra decisione in assenza di tali garanzie, come una fragile tregua, sarebbe solo un’altra truffa russa e una preparazione per una nuova guerra russa contro l’Ucraina o altri Paesi europei.
A Bucarest, il consigliere presidenziale Cristian Diaconescu ha categoricamente smentito le informazioni apparse nello spazio pubblico secondo le quali la Romania avrebbe ricevuto un invito all’incontro di Parigi e non avrebbe agito. Egli ha annunciato che la parte romena sta lavorando per aprire una serie di canali di comunicazione e che presto ci saranno sviluppi dal punto di vista del posizionamento della Romania, della creazione di un certo tipo di solidarietà europea e transatlantica, perché entrambe sono nell’interesse della sicurezza del Paese.