Giustizia: Senato, via libera a scioglimento Sezione speciale magistrati
Via libera del Senato romeno, come camera decisionale, al ddl sullo scioglimento della Sezione per l'indagine dei reati nella Giustizia.

Ştefan Stoica, 01.03.2022, 10:25
La sezione per l’indagine sui reati nella Giustizia è stata creata nel 2018, quando il potere politico in Romania spettava quasi esclusivamente al Partito Socialdemocratico. Era l’anno della grande protesta antigovernativa nel mese di agosto, volta a denunciare quello che gli organizzatori hanno chiamato l’assalto dei socialdemocratici contro la giustizia. Le Sezione stessa è stata percepita come uno strumento di intimidire i procuratori che indagavano grossi casi di corruzione.
Le controversie riguardanti l’istituzione di una nuova struttura nel sistema giudiziario, con obiettivi poco chiari e funzionamento inefficace, sono arrivate alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, in seguito alle cause inoltrate da associazioni di magistrati di Romania. Stando alla Corte Europea, alcuni esempi pratici dell’attività della Sezione speciale sono in grado di confermare il rischio che essa rassomigliasse ad uno strumento di pressione politica e intervenisse per cambiare il corso di certe inchieste penali o di procedimenti giudiziari riguardanti, tra l’altro, atti di corruzione al vertice, in un modo che fa sorgere dei dubbi sulla sua obiettività.
Istituita dal PSD, la Sezione speciale è stata sciolta ora dall’attuale maggioranza, che include il PSD, il PNL e l’UDMR. Le competenze di questa entità saranno assunte dalle procure, e le cause verranno istruite da procuratori appositamente designati, per un periodo di quattro anni.
Il senatore socialdemocratico Robert Cazanciuc dichiara che questo ddl non va visto come uno scudo al riparo del quale si possano commettere degli abusi, bensì come una garanzia che l’atto di giustizia si farà in nome del cittadino. A nessuno, di nessuna maniera, è consentito di dirottare l’atto della giustizia verso interessi di gruppo o privati. La giustizia va impartita dai giudici che vogliono, hanno la capacità e la preparazione di compiere questa enorme missione sociale che pesa sulle loro spalle, ha dichiarato il senatore Robert Cazanciuc.
Per il PNL, lo scioglimento della Sezione speciale chiude per sempre un errore legislativo che ha messo in pericolo lo stato di diritto in Romania, mentre l’UDMR afferma che questo scioglimento è un obiettivo della coalizione governativa e rispetta le raccomandazioni degli organismi internazionali.
Dall’opposizione, l’USR ha criticato il ddl, motivando che proponesse non uno scioglimento reale, bensì una reinvenzione della sezione, intesa a controllare i magistrati di Romania.
Tramite questo ddl, la Sezione speciale sarà, quindi, ancor più forte, e la Direzione Nazionale Anticorruzione e la Direzione per l’investigazione dei reati di criminalità organizzata e terrorismo saranno indebolite, non avranno più l’oggetto del lavoro, poichè sappiamo che in tutti i grandi fascicoli di corruzione, laddove sono stati coinvolti anche magistrati, al fianco c’erano sempre politici e imprenditori che sostenevano la loro attività, ha detto la senatrice USR Simona Spătaru, aggiungendo che è la paura della DNA a spingere i politici a votare il mantenimento della Sezione speciale in un’altra forma, più forte e più efficiente. L’USR ha già annunciato che contesterà il ddl alla Corte Costituzionale.