Gala dei Premi Gopo
Bucarest ha ospitato la 19a edizione del Gala dei Premi Gopo, un evento che ogni anno celebra e conferisce riconoscimenti ai successi più importanti del cinema romeno.

Mihai Pelin, 30.04.2025, 11:56
Il film “L’anno nuovo che non venne mai” è stato il grande vincitore, martedì sera, del Gala dei Premi Gopo 2025. La pellicola si è aggiudicata dieci riconoscimenti, tra cui quello per la regia, il miglior attore, la migliore attrice, le scenografie, il sonoro e la sceneggiatura. Il premio più importante, tuttavia, è stato quello per il miglior lungometraggio, consegnato al regista Bogdan Mureşanu dall’attrice Rodica Mandache, vincitrice del Premio alla carriera nell’edizione del 2024.
“Provo delle emozioni, ma sono contento di averle, perché significa che sono inondato da una gioia immensa, perché non mi aspettavo di arrivare fin qui in nessun modo. Nessuno non fa film, intendo, non si lancia in questa follia con il pensiero di arrivare un giorno a parlare davanti a un pubblico come questo”, ha detto Bogdan Mureşanu.
Adrian Văncică, per il suo ruolo nel film “L’anno nuovo che non venne mai”, è stato designato come miglior attore protagonista. Il premio come migliore attrice protagonista è stato assegnato a Nicoleta Hâncu, per lo stesso film. “È importante poter svolgere liberamente il nostro lavoro, penso che questa sia la cosa più importante!” ha detto l’attrice sul palco del gala.
Diretto, scritto e prodotto da Bogdan Mureşanu, il lungometraggio ha vinto numerosi premi in festival cinematografici internazionali. Si tratta di una tragicommedia che racconta le vite di sei personaggi i cui destini si incrociano nello stesso giorno, all’epoca della Rivoluzione anticomunista. L’azione si svolge la sera del 20 dicembre 1989, poco prima della caduta della dittatura di Ceaușescu, quando un bambino di 9 anni rivela ai genitori il contenuto della lettera inviata a “Babbo Gelo”, sostituto del Babbo Natale vietato ai tempi del comunismo. I genitori si rendono conto che contiene un messaggio molto pericoloso per la sicurezza di tutti.
Tornando al Gala, Alina Berzunțeanu ha vinto il premio come migliore attrice non protagonista per il suo ruolo in “Tre chilometri alla fine del mondo” del regista Emanuel Pârvu, mentre Ciprian Chiricheș è stato nominato miglior attore non protagonista nel film “Holy Week” di Andrei Cohn. Il regista Dan Piţa è stato insignito del premio per l’intera carriera. Personalità di spicco del cinema romeno e della generazione degli anni Settanta, ha imposto fin dal suo esordio uno stile originale.
Il suo talento è stato riconosciuto anche a livello internazionale, con premi ai festival cinematografici di Berlino e Venezia. “Per me è stato un destino compiuto. Sono quello che sono perché ho debuttato sotto la sua direzione”, ha detto l’attore Claudiu Bleonţ in Laudatio.
Un premio alla carriera è stato assegnato anche all’attrice Ioana Pavelescu, che ha ricordato coloro che hanno segnato la sua carriera: Sergiu Nicolaescu, Amza Pellea, Alexandru Tatos, Gheorghe Dinică. “Amo il mio lavoro fino alla disperazione”, ha detto l’attrice. Non in ultimo, Florin Mihăilescu, uno dei direttori della fotografia più talentuosi e prolifici del cinema romeno, è stato insignito di un premio per l’intera carriera. Il riconoscimento rende onore al suo contributo essenziale nel definire l’estetica di film iconici.