Fondi strutturali e di coesione per la Romania
La Romania rientra nella media UE per quanto riguarda l'assorbimento dei fondi strutturali.
Ştefan Stoica, 16.12.2024, 14:31
La Romania ha incassato 1,9 miliardi di euro dai fondi strutturali e di coesione disponibili nell’esercizio finanziario 2021-2027, ha annunciato alla fine della scorsa settimana il ministro degli Investimenti e dei Progetti europei, Adrian Câciu, in un post su Facebook. Secondo lui, il grado di assorbimento generale, del 6,11%, fa rientrare la Romania nella media dell’Unione Europea, che è del 6,19%. Va ancora meglio per i programmi gestiti centralmente dal Ministero degli Investimenti e Progetti Europei e dal Ministero dei Trasporti, dove l’assorbimento dei fondi strutturali e di coesione è pari al 7,3%.
Solo negli ultimi giorni sono stati incassati più di 650 milioni di euro dai fondi strutturali e di coesione relativi all’esercizio finanziario 2021-2027, e i rimborsi da parte della Commissione Europea continuano al ritmo che avevamo previsto, considerando che la Romania ha firmato contratti del valore oltre 31 miliardi di euro, ha scritto Adrian Câciu. Egli ha pecisato, però, che la Romania deve ancora recuperare sui programmi regionali, dove il tasso di assorbimento è solo del 3,2%. Adrian Câciu si è dichiarato convinto che il modello stabilito dall’attuale coalizione PSD – PNL in termini di gestione e attuazione dei fondi europei, compreso il loro decentramento, sarà portato avanti dalla futura coalizione di governo e il tasso di assorbimento dei fondi europei sarà sostenuto in modo da ripetere il successo dell’assorbimento dei fondi europei dell’esercizio 2014-2020.
D’altro canto, l’ex commissaria europea Corina Creţu afferma che non esiste località della Romania che non abbia beneficiato dei fondi europei, fatto dovuto all’appartenenza all’Unione Europea. Il comunicato arriva come per dare una risposta agli instancabili detrattori dell’Unione Europea, inclusivamente quelli nel nuovo Parlamento, a coloro che, sotto il titolo di sovranisti, difficilmente nascondono il loro anti-occidentalismo.
Nel 2023, la Romania si trovava al primo posto in termini di fondi ricevuti, rispetto alla popolazione, ha affermato Corina Creţu citando un’analisi di Euronews. L’ex commissaria alla Politica regionale ricorda che, da quando è entrata nell’Unione Europea nel 2007, la Romania ha ricevuto oltre 95 miliardi di euro in fondi non rimborsabili, per un contributo inferiore a 30 miliardi di euro. Tra i grandi progetti che hanno beneficiato dei fondi europei ci sono diversi grandi ospedali regionali, il Master Plan dei Trasporti, tratti di autostrada, la ristrutturazione delle ferrovie, la linea metropolitana che collegherà Otopeni, il più grande aeroporto del Paese, alla Stazione Ferroviaria Nord e non in ultimo il ponte sospeso sul Danubio a Brăila, il terzo più grande d’Europa e uno dei progetti infrastrutturali più importanti realizzati in Romania negli ultimi 30 anni.