Fondi americani per mini-reattori nucleari
Gli USA finanzieranno con 14 milioni di dollari la tappa preliminare degli studi di ingegneria e progettazione per lo sviluppo di mini-reattori modulari in Romania.
Corina Cristea, 27.06.2022, 13:46
In Germania, al vertice G7, il presidente americano ha annunciato un finanziamento di 14 miliardi di dollari di cui beneficerà la Romania. I fondi sono destinati agli studi preliminari di ingegneria e progettazione dei mini-reattori nucleari sviluppati in partenariato con gli USA e la Romania utilizzerà per la prima volta in Europa questa tecnologia americana. “In Romania, le compagnie americane NuScale Power saranno le prime a gestire i mini-reattori nucleari. Questo ci aiuterà ad arrivare a zero emissioni quanto prima, quanto più efficacemente e a buon prezzo. Il governo americano ha appoggiato in anticipo lo sviluppo di questa tecnologia innovativa per rafforzare la sicurezza energetica dell’Europa e creare migliaia di posti di lavoro in Romania e negli USA”, ha dichiarato Joe Biden.
Gli USA hanno sostenuto già lo sviluppo di SMR (small modular reactors) in Romania contribuendo alla realizzazione di uno studio dettagliato, che è durato 18 mesi. In seguito allo studio, è stata individuata l’ex centrale termo-elettrica di Doiceşti, in provincia di Dâmboviţa (sud), dove sarà collocato il primo modulo dei sei previsti. La Romania auspica di diventare un hub regionale di produzione e operazione nel campo dei mini-reattori nucleari e mira a costruire la prima unità entro il 2030, dichiaravano lo scorso autunno le autorità di Bucarest, dopo l’annuncio sull’accordo, al vertice COP26 di Glasgow.
Decarbonizzazione senza energia non è possibile, perciò sono molto importanti gli investimenti che facciamo, precisava il ministro dell’Energia, Virgil Popescu. Egli ricorda adesso che la tecnologia americana NuScale è approvata dalla Commissione di Regolamentazione degli USA, dal 2020. La decisione è stata presa dopo un ampio processo di prove che si è svolto per oltre 10 anni. Allo stesso tempo, afferma Virgil Popescu, anche in Romania saranno seguite tutte le procedure di autorizzazione e regolamentazione applicabili. “Abbiamo un’esperienza di oltre 25 anni nell’operazione ai più elevati standard di sicurezza, dei due reattori di Cernavodă, che si piazzano al primo e al terzo posto nel mondo per quanto riguarda la produttività. Abbiamo una commissione di regolamentazione con molta esperienza, che è in stretta collaborazione con la Commissione di Regolamentazione degli USA, con l’Agenzia per l’Energia Atomica di Vienna, nonché con le più alte organizzazioni del settore energia nucleare a livello mondiale. Abbiamo l’opportunità di valorizzare quest’esperienza e di impegnarci in un progetto solido, che garantirà alla Romania energia pulita a prezzi accessibili, sviluppo per la comunità locale, posti di lavoro, la formazione di una nuova generazione di ingegneri e il posizionamento della Romania come centro regionale di preparazione dei futuri operatori, ma anche come hub per la produzione e l’assemblaggio di componenti”, ha scritto Virgil Popescu sui social.
A Bucarest, il presidente e il premier della Romania hanno salutato le dichiarazioni di Joe Biden. Garantire la sicurezza energetica è un obiettivo comune del Partenariato strategico romeno-americano, ha affermato il capo dello stato, Klaus Iohannis, mentre il premier Nicolae Ciucă ha trasmesso in un comunicato, che l’uso del nuovo tipo di tecnologia contribuirà al rafforzamento del profilo energetico della Romania, in accordo con la visione europea sulla tutela ambientale e con i target di decarbonizzazione prefissi.