Finanziamento europeo per l’export dei cereali ucraini
La Romania potrebbe attrarre gran parte dei finanziamenti europei per le infrastrutture che servono le esportazioni ucraine attraverso gli Stati membri.
Corina Cristea, 26.09.2023, 12:07
L’Ucraina dipende dai corridoi di trasporto europei poichè le sue esportazioni e importazioni via mare sono sospese a causa del blocco imposto dalla Russia sui porti ucraini. I dati indicano che tra, maggio 2022 e agosto 2023, i corridoi di solidarietà hanno consentito all’Ucraina di esportare più di 53 milioni di tonnellate di prodotti agricoli, tra cui quasi 48 milioni di tonnellate di cereali, piante oleaginose e altri prodotti connessi. Si stima che queste esportazioni abbiano portato all’Ucraina entrate totali di circa 38 miliardi di euro. Allo stesso tempo, attraverso i corridoi della solidarietà, l’Ucraina ha importato quasi 34 milioni di tonnellate di merci, per un valore di circa 70 miliardi di euro.
Ciò dimostra che il nostro partenariato economico porta ad un aumento delle esportazioni e delle importazioni, ha affermato la commissaria europea ai Trasporti, Adina Vălean, durante un incontro con il ministro delle Infrastrutture ucraino, Oleksandr Kubrakov. Inoltre, Adina Vălean ha annunciato il lancio da parte della Commissione europea di una linea di finanziamento per le infrastrutture che servono le esportazioni ucraine attraverso gli Stati membri.
Vogliamo garantire la futura integrazione del sistema ferroviario ucraino con il sistema dei trasporti dell’UE introducendo lo scartamento standard europeo, con l’obiettivo di avere un collegamento ferroviario lungo tutta l’Ucraina, partendo da Leopoli e raggiungendo Iasi (Romania orientale) e poi a Chisinau, nella Repubblica di Moldova. L’infrastruttura risultata, e quella che abbiamo modernizzato negli ultimi 16 mesi, è destinata a durare e rappresenta un’integrazione di fatto, in termini di infrastrutture, dell’Ucraina nel mercato unico europeo, ha aggiunto la commissaria.
Il 60% del flusso proveniente dai corridoi di solidarietà passa attraverso la Romania. Si tratta di strade, ma anche del Danubio e del porto di Costanza sul Mar Nero, i punti più importanti per le esportazioni ucraine. In queste condizioni, la Romania potrebbe ottenere gran parte dei finanziamenti, se presenterà i progetti entro gennaio, quando si chiuderà il bando. Il Danubio a valle, al confine con l’Ucraina, e poi il porto di Costanza, sono due punti che possono attrarre finanziamenti europei consistenti, ha affermato Adina Vălean.
Stiamo discutendo, da un lato, di misure per migliorare l’efficienza delle operazioni nel porto di Costanza. D’altra parte, si tratta di aumentare la capacità di trasferire le merci direttamente da una nave all’altra. Stiamo discutendo sull’acquisto di attrezzature specifiche da altri paesi, che verranno portate nel porto di Costanza, ha spiegato il commissario. Una novità della linea di finanziamento da 7 miliardi di euro è che la Repubblica di Moldova e l’Ucraina potranno presentare progetti in condizioni simili agli stati membri, cioè senza l’obbligo di avere un partner comunitario.