Festa Nazionale: seduta solenne del Parlamento di Bucarest
Il Parlamento di Bucarest si è riunito, con una settimana di anticipo, in una seduta solenne dedicata alla Festa Nazionale.
Leyla Cheamil, 25.11.2021, 12:04
I romeni celebrano la Festa Nazionale il 1 dicembre, data che simboleggia lunità di spirito, lingua e valori. Nel 1918, in questa data, lAssemblea Nazionale di Alba Iulia (centro della Romania) adottava la risoluzione sullunione di tutte le province storiche abitate da romeni – Transilvania, Banato, Crișana e Maramureș – con la Romania, formata, allepoca, solo della Valacchia e Moldavia. È, quindi, un giorno in cui i romeni ricordano gli sforzi degli antenati di realizzare lunità nazionale.
Questanno, il Parlamento di Bucarest ha celebrato la Festa Nazionale con una settimana di anticipo, tramite una seduta solenne. I senatori e deputati hanno parlato del bisogno di unità, delle divisioni del presente, di pattriotismo e delle lezioni del passato. Il grande assente è stato il capo dello stato, Klaus Iohannis, che era stato invitato, secondo un memorandum firmato dalla direzione del Parlamento. In sua assenza, una prima della storia recente, la seduta solenne presieduta dalla vicepresidente del Senato, la liberale Alina Gorghiu, è iniziata con linno nazionale. Alina Gorghiu ha fatto appello allunità e alla responsabilità in un periodo segnato dalla crisi economica e sanitaria. “La Grande Unità è stata della gente, è iniziata come unaspirazione, poi ci sono voluti sacrifici inimmaginabili, ma le cose non sarebbero giunte a quel punto se, nel Parlamento, i partiti e i politici fossero sfuggiti alle responsabilità”.
Dal canto suo, il presidente della Camera dei Deputati, il leader socialdemocratico Marcel Ciolacu, considera che gli attuali politici debbano rinunciare agli orgogli e collaborare per il bene del Paese. “Lintera classe politica ha il dovere di stabilizzare la Romania nel prossimo periodo. A prescindere dalle poste in gioco politiche ed elettorali, questo giorno di festa ci ricorda che abbiamo il dovere di collaborare tra di noi.”
Beniamin Teodosiu, deputato dellUSR, è del parere che questa festa trovi nel Paese più diviso che mai. “Abbiamo una Romania dei politici, diversa dalla Romania della gente abituale. Abbiamo lobbligo di difendere la democrazia, i diritti e le libertà fondamentali dei cittadini, la sovranità, lindipendenza, lunità e lintegrità territoriale della Romania”, ha affermato Beniamin Teodosiu. Il rappresentante dellAUR (ultranazionalista), Daniel Rusu, che ha fatto appello allunità, ritiene che la dedizione alla patria vada dimostrata coi fatti, anzichè con discorsi demagogici sul pattriotismo. Dal canto suo, il deputato dellUDMR, Szabó Ödön, ha affermato che vanno rispettati e principi della Dichiarazione di Alba Iulia sullassicurazione dellidentità etnica delle minoranze nazionali. Alla seduta solenne del Parlamento di Bucarest dedicata alla Festa Nazionale della Romania sono stati presenti anche il Patriarca della Chiesa Ortodossa Romena, Daniele, altri leader religiosi, attuali ed ex alti esponenti dello stato e rappresentanti delle missioni diplomatiche accreditate a Bucarest.