Farmers e Politica Agricola Comune
In visita ufficiale in Romania, il commissario europeo all'Agricoltura, Janusz Wojciechowski, ha partecipato alla Conferenza Nazionale del Club dei Farmers.
Mihai Pelin, 07.11.2024, 11:30
Il ministro dell’Agricoltura, Florin Barbu, e il commissario europeo Janusz Wojciechowski hanno partecipato alla Conferenza Nazionale del Club dei Farmers Romeni, svoltasi a Bucarest. Nei prossimi quattro anni, la Romania beneficerà di 1,5 miliardi di euro per la trasformazione di prodotti, il che la renderà leader nell’Europa sudorientale per materie lavorate, ha sottolineato Florin Barbu. Allo stesso tempo, il ministro romeno ha spiegato che, alla luce della guerra in Ucraina e dei suoi effetti sull’agricoltura europea, ha chiesto nuovamente, nell’ultimo Consiglio Agricoltura e Pesca, l’estensione dell’applicazione del Quadro temporaneo di crisi e transizione nel settore, nonché l’aumento del massimale individuale di aiuto da 280.000 euro a 560.000 euro per impresa.
Il ministro ha ricordato che è stata approvata un’importante ordinanza per gli operatori del settore agricolo in Romania, che possono prendere prestiti con l’interesse dell’1,95%, e tutto ciò che significa ROBOR e commissioni a carico del Governo e del Ministero dell’Agricoltura. Florin Barbu ha assicurato che resterà in dialogo permanente con tutte le forme associative e ha sottolineato che ha bisogno di un mandato chiaro da parte loro riguardo alla posizione nei confronti della Politica Agricola Comune (PAC).
Ciò richiede un bilancio separato, e i farmers devono essere sicuri che riceveranno i soldi senza discussioni sullo stato di diritto o altre condizioni non legate alla PAC, ha dichiarato a sua volta il commissario europeo all’Agricoltura, Janusz Wojciechowski. Questo è l’accordo tra l’UE e i farmers: se adempi ai tuoi obblighi, ricevi i soldi. Se si arriverà al concetto di includere tutti i soldi in un unico budget per tutte le politiche, tale fatto è pericoloso per i farmers, ha spiegato il commissario europeo. Attualmente spendiamo solo lo 0,4% del PIL dell’UE per gli agricoltori e assicurare l’aumento del bilancio della PAC rappresenta una sfida enorme e una questione assolutamente cruciale, ha aggiunto.
Allo stesso tempo, il commissario ha ammonito che un bilancio unico significa meno soldi per i farmers, a causa dell’inflazione, e che una convergenza esterna sarà politicamente impossibile. Le dichiarazioni fanno seguito ad alcune informazioni apparse nello spazio pubblico, secondo le quali la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, intende riorganizzare completamente la politica di bilancio dell’UE, dando agli stati membri maggiore autonomia nella gestione dei fondi. Tuttavia, il controllo finale sullo stanziamento e sull’utilizzo delle risorse rimarrebbe nelle mani della Commissione Europea.
Una delle principali novità proposte è la concentrazione di tutti i fondi UE in un unico bilancio nazionale per ciascuno dei 27 stati membri. Il nuovo sistema sarà attuato a partire dal 2028. In questo contesto, il bilancio destinato all’agricoltura potrebbe essere integrato in uno più ampio, insieme alla politica strutturale e di coesione. Gli analisti sottolineano che questo cambiamento potrebbe diminuire la specificità e l’importanza dei fondi per l’agricoltura, una delle principali priorità di bilancio dell’UE, almeno fino ad ora.