Estensione della rete autostradale
Un nuovo tratto autostradale è stato aperto in Romania.
Bogdan Matei, 16.12.2022, 10:28
Da quasi due decenni, in tutte le campagne elettorali, i partiti con ambizioni governative promettono senza eccezione che, alla scadenza del mandato, la Romania sarà attraversata da una rete di autostrade come nell’Occidente. E a scadenza mandato le promesse si rinnovano. La Romania, nota la stampa, conclude un altro anno povero di inaugurazioni per l’infrastruttura di trasporto. Nel centro del Paese, ieri sono stati inaugurati 13 km dell’Autostrada A1, parte del Corridoio IV paneuropeo. Vi si aggiungono i 40 km della strada a scorrimento veloce che collega le città di Craiova e Piteşti (sud), inaugurati nell’estate del corrente anno. Sono tratti dell’autostrada della Valle dell’Olt, ritenuta il più importante progetto di infrastruttura stradale e in ugual misura la prima a scorrimento veloce che attraverserà i Carpazi, collegando la Valacchia (sud) alla Transilvania (centro).
Gli specialisti dicono, però, che appena nel 2028 potrà essere aperta l’intera autostrada sulla Valle dell’Olt. Includerà 70 km in una zona di montagna, e i lavori inizieranno l’anno prossimo. Se lo scenario ottimista sarà rispettato, entro sei anni sarà possibile circolare su strade veloci da Costanza (sud-est), il maggiore porto romeno sul Mar Nero, fino al confine con l’Ungheria, nell’ovest. Mancano, però, circa 150 km per avere un’autostrada completa da un’estremità all’altra del Paese, precisamente tre tratti sulla tangenziale di Bucarest, quattro tratti tra Piteşti e Sibiu (centro) e un altro, piccolo, ma con tunnel laboriosi, tra Lugoj e Deva (centro-ovest).
Le autorità del Ministero dei Trasporti sostengono che è stato compiuto un passo molto importante anche per la futura rete che porta verso il nord-est del Paese. Sono stati firmati i contratti di esecuzione del tratto Focşani-Bacău, 96 km dell’Autostrada della Moldavia, con i lavori a carico del più forte costrutture di strade di Romania, una ditta della provincia di Bacău, per la quale il ministro Sorin Grindeanu ha solo parole di plauso. In quanto all’Autostrada nota come dell’Unione, che andrà da Târgu Mureş, nel centro del Paese, fino a Iasi, nell’est, e poi a Ungheni, al confine con la Repubblica di Moldova, tutti gli specialisti indicano il 2030 come una scadenza realistica per l’ultimazione dei lavori. Essi sottolineano che si tratta di una strada lunga circa 300 km, che attraverserà le montagne tra la Transilvania e la Moldavia.
Infine, un’altra connessione importante tra le province storiche romene, il ponte sul Danubio a Brăila (sud-est), collocato al crocevia tra la Dobrugia, la Valacchia e la Moldavia, sarà praticabile in primavera. Il ministro Grindeanu ammette che i lavori andavano ultimati il 20 dicembre al più tardi, come si era impegnato il costruttore italiano, solo che le strade di collegamento sono pronte solo a metà, e il ponte non è stato nemmeno coperto di asfalto.