Energia, tra offerta e domanda
La crisi sul mercato energetico è generata dallo squilibrio tra la domanda e l'offerta a bassi costi, dichiara a Bucarest un responsabile dell'Autorità Nazionale di Regolazione per l'Energia.
Roxana Vasile, 23.09.2022, 10:25
La crisi sul mercato energetico è generata dallo squilibrio tra la domanda e l’offerta a bassi costi, quest’ultima minore. Lo ha dichiarato il vicepresidente dell’Autorità Nazionale di Regolazione per l’Energia, Zoltan Nagy-Bege, ritenendo che ci siano due soluzioni per risolvere il problema: la crescita dell’offerta da fonti meno costose, in grado di far calare il prezzo, oppure la diminuzione della domanda, il che richiede misure di efficacia energetica ed eliminazione dello spreco nelle istituzioni pubbliche, nelle aziende e nelle case della popolazione.
Intanto, a causa del caro energia, alcuni romeni hanno deciso di acquistare per l’inverno legna da ardere, che già costano di più, superando i 500 lei (100 euro) al metro cubo. Le autorità intendono introdurre un prezzo massimale, come già fatto per il gas naturale e l’energia elettrica, ma anche vietare le esportazioni per certi tipi di legno e prodotti derivati. Il Governo di Bucarest prenderà una decisione in tal senso alla riunione della prossima settimana, come annunciato dal ministro dell’Ambiente, Tanczos Barna. La misura del massimale non è gradita dai silvicoltori.
Sindacalisti del settore sostengono che la soluzione più efficiente sia la concessione di voucher alla popolazione che sceglie il riscaldamento a legna. In molti casi, gli uffici forestali valorizzano il legno necessario al riscaldamento delle abitazioni sotto la soglia di 500 lei al metro cubo, quindi, qualora venisse scelta la variante del massimale, la popolazione non avrebbe dei grandi benefici.
Intanto, il Parlamento ha preso in dibattito la recente Ordinanza d’Urgenza del Governo, in base alla quale il prezzo massimale dell’energia elettrica non viene stabilito a seconda del consumo nel mese corrente, bensì del prezzo medio mensile dello scorso anno. Il regime di compenso governativo potrebbe subire modifiche auspicabilmente a favore della popolazione.
La maggioranza PSD-PNL-UDMR ha esteso inoltre le categorie di beneficiari del massimale per l’energia elettrica, ma non ha incluso anche i farmers che, in una lettera aperta, sollecitano un prezzo più basso di cui beneficia, ad esempio, l’industria alimentare. I farmers ammoniscono che, altrimenti, i rincari dei prezzi saranno inevitabili, e il mercato interno dipenderà interamente dalle tariffe imposte dall’esterno. In ugual misura, si corre il rischio che, nell’evenienza di una crisi alimentare, alcuni paesi fermassero l’export di prodotti.