Energia: multe ai fornitori romeni
LAutorità Nazionale di Regolamentazione nellEnergia ha inflitto multe ad alcuni fornitori di gas per il loro intento di aumentare le tariffe durante il periodo di validità dei contratti a prezzo fisso.
Mihai Pelin, 15.10.2021, 10:09
Quattro compagnie che erogano gas naturale in Romania (Engie, E.ON Energie, Restart Energy One e Premier Energy) sono state multate per l’intento di aumentare le tariffe durante i periodi contrattuali. Le compagnie saranno obbligate a informare i clienti finali, che hanno accettato offerte a prezzo fisso, sul mantenimento del prezzo del gas stabilito nell’offerta, per tutta la durata del contratto. L’Autorità Nazionale di Regolamentazione nel settore dell’Energia (ANRE) ha constatato la violazione degli obblighi legali relativi allo svolgimento dei contratti. Le compagnie sono state penalizzate per aver lanciato offerte standard in cui non veniva menzionato il periodo di validità dell’offerta, oppure non erano precisati i termini e le condizioni per la denuncia unilaterale del contratto. Le multe ammontano a quasi 2,7 milioni di lei (circa 545.000 euro), mentre l’ANRE dà assicurazioni che continuerà a vigilare sull’atteggiamento di tutti i fornitori e, se saranno notate trasgressioni delle disposizioni legali, verranno applicate sanzioni.
In replica, due compagnie hanno annunciato che contesteranno le multe, affermando di non aver fatto nulla di sbagliato, perché i prezzi di acquisto del gas sono esplosi ultimamente in tutto il mondo. E richiamano l’attenzione che, se le misure che saranno adottate per attenuare gli effetti sui consumatori finali non saranno implementate su principi equi e corretti dal punto di vista economico, avranno grosse e imminenti ripercussioni sulle compagnie fornitrici e, implicitamente, sui loro clienti, non solo per quanto riguarda i prezzi, ma anche per la sicurezza dell’approvvigionamento prima dell’inverno. Nell’attuale contesto estremamente difficile, affermano i rappresentanti delle rispettive compagnie, urge che le parti coinvolte — le autorità e le compagnie — individuino insieme delle soluzioni valide, eque e responsabili per superare la crisi. Secondo loro, il 95% della fattura è rappresentata dai costi di acquisto dei gas naturali, di stoccaggio, trasporto e distribuzione, mentre ai fornitori spetta la parte più piccola dell’ammontare della bolletta, di solo il 5%.
Dopo che il prezzo del gas ha registrato una forte impennata, i distributori romeni hanno aumentato qualche volta le tariffe e questi rincari e il piccolo tasso di profitto si ritrovano facilmente sempre nelle bollette dei clienti. Per esempio, il prezzo medio, quest’estate, era di 0,12 lei / Kwh, mentre attualmente sfiora 0,6 / Kwh, cioè cinque volte di più. E come se i rincari non bastassero, queste compagnie firmano contratti al massimo per due anni, per evitare di registrare perdite. Le autorità pensano di introdurre un tetto massimo dei prezzi all’energia, però ciò si può fare tramite uno schema di sussidio statale, che va approvato dalla Commissione Europea, ha dichiarato il ministro dell’Energia Virgil Popescu. Egli ha sottolineato che, se non si pone alcuna condizione al fornitore di acquistare energia elettrica al prezzo più basso esistente sul mercato, se non c’è vigilanza, si può arrivare a somme enormi, che, fra qualche mese, sarà sempre la gente semplice a pagare. Resta però da vedere se e come lo potrà fare.