Droni russi precipitati in Romania
Due droni russi con cariche esplosive a bordo si sono schiantati in Romania, in zone disabitate in prossimità del confine con l'Ucraina.
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Mihai Pelin, 14.02.2025, 10:45
A Bucarest, il Ministero degli Affari Esteri condanna fermamente il recente attacco irresponsabile delle forze russe, dopo che due droni carichi di esplosivo hanno violato lo spazio aereo romeno e sono caduti sul territorio della Romania in prossimità del confine con l’Ucraina. L’incaricato d’affari di Mosca a Bucarest è stato convocato d’urgenza presso la sede del Ministero degli Affari Esteri e gli è stata comunicata la ferma condanna delle ripetute violazioni dello spazio aereo della Romania da parte di veicoli senza pilota delle forze militari russe, che rappresentano una flagrante violazione del diritto internazionale da parte di un membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Allo stesso tempo, il Ministero degli Esteri ha sottolineato che questi attacchi illegali e irresponsabili devono cessare e che la Romania si riserva il diritto di adottare le misure di risposta necessarie. Queste azioni sono parte inseparabile dell’aggressione illegale e non provocata della Russia contro l’Ucraina, che da quasi tre anni genera rischi per la sicurezza dell’intera regione del Mar Nero e del fianco orientale dell’Alleanza Nord Atlantica, indica il MAE.
Quattro aerei da combattimento sono decollati dalla Base aerea “Mihail Kogălniceanu” dopo che i radar hanno rilevato, nella notte tra mercoledì e giovedì, diversi obiettivi nello spazio aereo ucraino, vicino al confine con la Romania, con una possibile zona di impatto segnalata sul territorio nazionale nei pressi della città di Galaţi (a est). In Romania, un team di specialisti del Ministero della Difesa, del Servizio Romeno di Informazioni e del Ministero degli Interni ha condotto giovedì delle indagini nei pressi del confine tra la Romania e l’Ucraina, dove sono stati rinvenuti frammenti derivanti dall’impatto dei droni russi.
In seguito alle indagini effettuate sul posto, è stato accertato che entrambi i droni avevano a bordo cariche esplosive, distrutte nell’impatto con il suolo. Le due location si trovano fuori dalle zone abitate e non sono stati danneggiati elementi di infrastruttura sul territorio nazionale, precisa il Ministero della Difesa.
Anche le autorità della confinante Repubblica di Moldova, a maggioranza romenofona, hanno riferito che due droni russi hanno violato lo spazio aereo del paese e sono esplosi al suolo nella notte tra mercoledì e giovedì, durante un massiccio attacco russo al porto di Reni in Ucraina. I due droni sono caduti fuori dalle zone abitate. I territori sono stati isolati e in questo momento non vi è alcun pericolo per i cittadini, ha spiegato la presidente Maia Sandu su Facebook. Nel suo post, ha sottolineato che droni e bombe russe cadono ed esplodono nella Repubblica di Moldova e che non ci sono le capacità di difesa necessarie.
La NATO è al fianco della Repubblica di Moldova di fronte alle azioni destabilizzanti e agli atti terroristici del Cremlino, ha assicurato il segretario generale Mark Rutte dopo la riunione dei ministri della Difesa degli stati membri, svoltasi giovedì a Bruxelles. Le azioni a cui ricorre Mosca nella Repubblica di Moldova, ma anche in altri stati, sono in realtà “azioni di diversione e terrorismo”, finanziate dallo stato russo, ha aggiunto Mark Rutte. La riunione ha avuto luogo poco dopo che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato di aver iniziato a discutere con il suo omologo russo, Vladimir Putin, sulla pace in Ucraina.