Disoccupazione, foto del momento in Romania
Il tasso di disoccupazione in Romania è aumentato leggermente nel mese di agosto rispetto a luglio, di 0,1 punti percentuali, raggiungendo il 5,5%, ha annunciato l'Istituto Nazionale di Statistica.
Sorin Iordan, 03.10.2024, 13:03
Il numero delle persone di età compresa tra 15 e 74 anni senza lavoro è stato stimato in 452.300, in aumento anche rispetto ad agosto 2023. Per gli adulti, cioè quelli nella fascia di età 25-74 anni, il tasso di disoccupazione è stato stimato al 4,4% ad agosto. Anche se questo indicatore rappresenta più di tre quarti del numero totale dei disoccupati, la Romania non si trova ancora in una situazione urgente come quelle attraversate alcuni anni fa, sottolinea l’analista economico Aurelian Dochia, ritenendo, però, che si tratta di un avvertimento, perché i dati annunciano un rallentamento dell’attività economica.
“Anche se tutti si aspettano che l’abbassamento dei tassi di interesse, avviato da qualche tempo dalla Banca Centrale, porti ad una ripresa dell’attività economica, ci sono molti fattori, direi soprattutto di carattere esterno, ciò che accade nelle economie europee, innanzitutto, ciò che accade nel mondo, le tensioni geopolitiche e le guerre, che hanno un impatto fortissimo sull’economia. Penso che tutte queste cose possano causare preoccupazione per l’economia. Vediamo che già in Romania ci sono varie aziende e compagnie straniere o nazionali che annunciano di rinunciare ai loro piani di investimento o di rinviarli, il che conferma questa tendenza dell’economia a rallentare e questa preoccupazione per la prospettiva di fine anno e del 2025”, ha precisato Aurelian Dochia.
Per quanto riguarda la disoccupazione giovanile, ad agosto ha raggiunto il 23,2%, quasi il 2% in più rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. L’analista economico ha evidenziato che una delle cause è il fatto che molti giovani si concedono un periodo di inattività, in cui valutare le proprie prospettive, che tipo di lavoro dovrebbero intraprendere e quali attività sono compatibili con i loro talenti.
“È qualcosa che riguarda, purtroppo, anche la qualità della formazione professionale dei giovani. Non sempre c’è adeguatezza della struttura formativa professionale dei giovani con quanto richiesto dal mercato del lavoro, e allora sono molti i giovani che terminano un percorso formativo e, di fatto, non trovano lavoro per la rispettiva formazione. Anche qui occorre impegnarsi e migliorare la situazione, sia a livello del sistema educativo, ma anche dell’orientamento dei giovani, perché bisogna aiutarli ad orientarsi verso i mestieri e le professioni che il mercato richiede”, aggiunge Aurelian Dochia.
I dati sulla disoccupazione registrati in Romania sono sensibilmente influenzati anche dall’elevato numero di romeni che scelgono di lavorare all’estero. Il vuoto da loro creato sul mercato del lavoro viene colmato da stranieri, soprattutto da paesi extracomunitari, come Nepal, Turchia, Repubblica di Moldova, Sri Lanka e India. Secondo uno studio condotto dalla Fondazione per lo Sviluppo della Società Civile, nel 2023 oltre 200.000 stranieri lavoravano in Romania. Circa l’80% svolgeva lavori non qualificati nell’edilizia, nei servizi, nel settore alberghiero-ristorazione e nel commercio al dettaglio.