Discussioni sull’energia
A Bucarest, il ministro dell'Energia, Sebastian Burduja, dà buone notizie ai romeni: stima che dal prossimo mese i prezzi diminuiranno, soprattutto per il gas naturale.
Corina Cristea, 09.04.2024, 12:30
I prezzi elevati dell’energia ledono seriamente le tasche dei romeni, costretti a far fronte ai costi più alti dell’Unione Europea. Mentre in Spagna e Portogallo, ad esempio, che hanno investito massicciamente in fonti di produzione di energia verde, i prezzi dell’energia hanno raggiunto solo 1 euro/MWh, il livello è di 69 euro/MWh in Romania, dove nel mix energetico le fonti tradizionali, molto più costose e inquinanti, svolgono ancora un ruolo dominante. Ciò nonostante il Paese abbia la capacità e tutte le risorse per passare il più rapidamente possibile al rinnovabile e diventare verde al 100%. Le autorità di Bucarest tengono in considerazione tutti questi aspetti e nell’equazione energetica un posto importante spetta anche al nucleare. La Romania svilupperà altre due unità presso la Centrale nucleare di Cernavodă e sono in corso lavori per prolungare la vita di una di quelle esistenti.
La Romania ha un passato di successo quando si tratta di energia nucleare, e l’impianto di Cernavodă (sud-est) è una delle centrali nucleari con i migliori fattori di capacità al mondo e con un passato impeccabile in termini di sicurezza. Sono le parole del direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), Rafael Mariano Grossi, in visita in questi giorni a Bucarest, dove ha svolto colloqui con il premier Marcel Ciolacu, con il capo della diplomazia, Luminița Odobescu, e con il ministro dell’Energia, Sebastian Burduja.
I colloqui si sono concentrati sulla stretta collaborazione tra la Romania e l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica nello sviluppo del programma nucleare civile e sulle prospettive di approfondimento della cooperazione nel campo dell’energia. Il direttore generale dell’Agenzia ha sottolineato il profilo internazionale della Romania e la sua politica nucleare responsabile e riconosciuta a livello internazionale. Rafael Mariano Grossi ha anche evidenziato i notevoli investimenti della Romania nello sviluppo del suo programma nucleare, compresa l’implementazione di nuove tecnologie nel campo dell’energia nucleare, destinate all’installazione di piccoli reattori modulari nel Paese.
Per ora, in riferimento all’attuale situazione, il ministro Sebastian Burduja dà, tuttavia, buone notizie ai romeni, stimando che dal prossimo mese i prezzi diminuiranno, soprattutto per il gas naturale. “Per moltissimi romeni, soprattutto per il gas, ci saranno certamente delle diminuzioni, che si noteranno a partire dal mese prossimo, mentre per l’elettricità soprattutto per quelli che hanno un tetto più alto, quello di 1,3 lei per kilowattora, che è al di sopra del tetto che vediamo attualmente sul mercato. Ma come sapete, un fornitore non acquista tutta l’elettricità di cui ha bisogno solo dal mercato”, ha precisato il ministro. Si tratta di contratti a lungo termine, contratti bilaterali, e di vari tipi di accordi finanziari che portano ad un prezzo medio mensile, ha detto ancora Sebastian Burduja.