Discussioni sul calendario delle elezioni nel 2024
A Bucarest, i leader della coalizione governativa non sono riusciti a raggiungere un accordo sull'accorpamento delle elezioni.
Roxana Vasile, 13.02.2024, 10:41
Rinviata dalla settimana scorsa, la discussione dei leader della coalizione di governo non si è conclusa neanche ieri con un risultato. Più precisamente, i leader del PSD e del PNL non sono riusciti a raggiungere un accordo sull’accorpamento delle elezioni. Quest’anno in Romania si svolgono tutti e quattro i tipi di elezioni: europee, amministrative, politiche e presidenziali. Tuttavia, per una serie di ragioni invocate dai partiti della compagine governativa, si auspica per il 9 giugno l’accorpamento delle europee con le amministrative e, poi, in autunno, le politiche il primo o il secondo turno delle elezioni presidenziali.
All’inizio della riunione dei leader della coalizione, il presidente del PNL, Nicolae Ciucă, ha dichiarato che la sua formazione accetterebbe l’accorpamento di uno dei turni presidenziali con le politiche. Stiamo discutendo dell’accorpamento come misura per evitare cinque turni elettorali in sei mesi. Le elezioni politiche con il secondo turno possono essere una soluzione, perché no? Dalla nostra analisi emerge che il primo turno si adattava meglio dal punto di vista legale. Prima che si discutesse dell’accorpamento, siamo andati all’Ufficio Politico Nazionale e sollecitato il mandato per la direzione del partito di negoziare, e abbiamo chiesto negoziati per l’accorpamento, senza un’altra variante che sia assunta dalla direzione del partito, ha detto Nicolae Ciucă.
I colloqui sull’accorpamento svoltisi ieri non si sono conclusi con alcun accordo, motivo per cui – secondo alcune fonti politiche – è possibile che i quattro turni elettorali si svolgano alla scadenza prevista. Ma venerdì è previsto un nuovo incontro tra PSD e PNL. Non c’è molto tempo per pensare: i socialdemocratici e i liberali devono decidere rapidamente come vogliono che si svolgano le elezioni, perché l’Esecutivo deve adottare, entro l’inizio del prossimo mese, gli atti normativi necessari per organizzare le prime elezioni, vale a dire le europee.
In ogni caso, il primo ministro e leader socialdemocratico, Marcel Ciolacu, ha dichiarato di volere un calendario ben chiaro. Come primo ministro, ma anche come presidente del partito, mi interessa presentarci ai romeni come una coalizione che rispetti i romeni e fissare un calendario per tutte le elezioni, in modo che non ci siano più discussioni infinite: ahimè, quando si tengono quelle elezioni, quando si spostano le altre… Questo è il calendario, tutti si preparano alle elezioni, democraticamente, e si va. Sono tutte le elezioni in un anno. Non è mai successo prima, ha detto il premier.
Invece l’opposizione sarà soddisfatta solo se le elezioni si terranno alla scadenza, in quanto ritiene che un possibile accorpamento è antidemocratico e incostituzionale e andrebbe a vantaggio dei partiti al governo.