Dichiarazioni sull’appartenenza alla NATO e all’UE
La Romania rimane fermamente impegnata nel percorso euro-atlantico assunto, ribadiscono le autorità di Bucarest.
Bogdan Matei, 11.12.2024, 11:15
A giugno 2021, il 42% degli intervistati in un sondaggio condotto da INSCOP in Romania, alla domanda in quale paese preferirebbe lavorare o studiare per un periodo più lungo, ha optato per l’Occidente (Unione Europea, Stati Uniti o Canada), meno del 4% per Russia e Cina, mentre il 47,9% ha dichiarato che non lascererebbe il proprio Paese. Il 66,6% ha affermato di preferire i diritti e le libertà di tipo occidentale ai valori tradizionali che la Russia putinista pretende di promuovere, e solo il 16,2% ha optato per i cosiddetti valori russi. Il 56,2% dei romeni diceva che l’adesione della Romania all’Unione Europea ha portato dei vantaggi, mentre il 35,1% ha riscontrato degli svantaggi.
Il 65,8% degli intervistati preferiva che la Romania sia membro della NATO, perché in questo modo sarà ben difesa dal punto di vista militare. Il 28,6% preferiva la neutralità, ritenendo che in questo modo la Romania non verrà attaccata da nessuno. Il 73,8% riteneva che l’esistenza di basi militari americane in Romania aiuta a difendere il Paese in caso di aggressione esterna. E, nella stragrande maggioranza, gli intervistati esprimevano sin da allora l’insoddisfazione per il comportamento dei governanti di Bucarest, indipendentemente dal loro colore politico. La conclusione dei sociologi era che i romeni non contestano l’appartenenza del loro Paese al mondo libero, ma solo la legittimità di una classe politica che li ignora e li disprezza.
La Romania rimane fermamente impegnata nel percorso euro-atlantico assunto, e la decisione di recare il proprio contributo al rafforzamento della sicurezza nella regione rimane solida, ha dichiarato martedì il ministro della Difesa, Angel Tîlvăr. Insieme all’ambasciatrice degli Stati Uniti a Bucarest, Kathleen Kavalec, il ministro ha visitato la base aerea Mihail Kogălniceanu (sud-est), dove ha incontrato una delegazione di addetti alla difesa dei paesi membri della NATO accreditati a Bucarest, nonché i militari americani dispiegati lì e i loro compagni spagnoli, francesi e romeni. Secondo l’ambasciatrice Kavalec, la parte romena investe moltissimo nello sviluppo della base, che è una delle più importanti della NATO e che aiuta a difendere il fianco orientale dell’Alleanza.
Sempre martedì, la Custode della Corona di Romania, la Principessa Margareta, ha affermato che “mai, nella sua storia moderna, la Romania ha goduto di un livello di sicurezza più alto e di migliori condizioni di prosperità economica della come oggi, in quanto membro a pieno titolo dell’Unione Europea e NATO”. D’altro canto, la Principessa Margareta ha descritto le recenti elezioni presidenziali e politiche come un grido di aiuto da parte degli elettori, che si sentono ignorati, in un contesto di sviluppo economico rapido ma ineguale. Ed ha portato come esempio il contrasto tra il lusso di Bucarest e la povertà nei villaggi o gli investimenti nelle tecnologie moderne, mentre la spesa per la sanità resta la più bassa dell’Unione Europea.