Dichiarazione congiunta sull’intelligenza artificiale
La Romania è uno dei quasi 60 firmatari della dichiarazione su un’intelligenza artificiale etica.
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Bogdan Matei, 12.02.2025, 10:29
58 paesi di tutti i continenti hanno firmato martedì a Parigi una dichiarazione congiunta per “un’intelligenza artificiale aperta, inclusiva ed etica”, al termine di un incontro co-presieduto da Francia e India. “Sottolineiamo la necessità di una riflessione globale, in particolare sulle questioni di sicurezza, sviluppo sostenibile, innovazione, rispetto del diritto internazionale, compreso quello umanitario e la protezione dei diritti umani, uguaglianza tra donne e uomini, diversità linguistica, protezione dei consumatori e diritti di proprietà intellettuale”, si legge nella dichiarazione a cui hanno aderito i paesi dell’Unione Europea, Canada, India, Cina e l’Unione Africana.
Il padrone di casa dell’incontro, il presidente francese Emmanuel Macron, citato dalla corrispondente di Radio Romania a Parigi, afferma che “vogliamo un quadro che eviti l’uso dell’intelligenza artificiale per il controllo di massa. Quindi stiamo gettando qui non solo le basi dell’innovazione e del progresso, ma anche quelle della fiducia, che consentiranno all’intelligenza artificiale di progredire e resistere”.
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato il lancio del partenariato pubblico-privato “Champions Initiative”, il più grande al mondo, per investimenti record nel settore a livello comunitario, pari a 200 miliardi di euro. Ursula von der Leyen sostiene che l’Europa diventerà il continente leader in materia di intelligenza artificiale che rispetta i diritti umani e i valori democratici.
Presente all’incontro, il ministro dell’Economia e della Digitalizzazione romeno, Bogdan Gruia Ivan, ha dichiarato a Radio Romania che Bucarest è pronta a svolgere il suo ruolo nello sviluppo di questa tecnologia del futuro. “L’Europa ha finalmente capito quanto sia importante essere al tavolo di coloro che definiscono il futuro del mondo. Ecco perché anche la Romania è qui. Due mesi fa, abbiamo firmato un accordo di finanziamento del valore di 64 milioni di euro per il polo romeno dell’intelligenza artificiale, che collega le università tecniche di Romania e che ci porta automaticamente in questo progetto della Commissione Europea come hub regionale di ricerca”, ha dichiarato il ministro Bogdan Gruia Ivan.
I media internazionali notano che gli Stati Uniti e la Gran Bretagna non sono tra i firmatari della dichiarazione congiunta, a causa di divergenze di opinione sulla regolamentazione delle nuove tecnologie. A differenza di un’Europa che vuole muoversi più velocemente, definendo allo stesso tempo un quadro per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, gli americani vogliono fare “ogni sforzo possibile per incoraggiare politiche pro-crescita” in questo settore. Secondo il nuovo vicepresidente americano, il repubblicano J.D. Vance, una regolamentazione eccessiva potrebbe uccidere un’industria in forte espansione. La posizione di Washington e Londra, affermano i commentatori, ha evidenziato il confronto di due visioni del mondo.