Deficit di bilancio paragonabile al periodo della pandemia
Il deficit di bilancio della Romania si sta avvicinando al livello del 2020, l’anno della pandemia di Covid-19.
Bogdan Matei, 10.12.2024, 11:56
Nei primi 11 mesi del corrente anno, il deficit di bilancio della Romania ha raggiunto il 7,11% del PIL, ovvero circa 125,7 miliardi di lei (l’equivalente di oltre 25 miliardi di euro), secondo le informazioni ottenute dai media a Bucarest. Per il 2024, il Governo ha come target un deficit pari all’8,58% del PIL, 152 miliardi di lei, il che significa che anche per dicembre sono previste spese sostanziali. Un disavanzo di bilancio più elevato come peso nel PIL è stato registrato più recentemente nel 2020, l’anno della pandemia di Covid-19, quando l’indicatore si attestava al 9,6%.
Il deficit è la differenza tra le entrate minori dello stato e le spese maggiori che deve coprire. Siccome lo stato non ha questi soldi, deve prenderli in prestito. Quanto più i deficit sono elevati e contratti su periodi di tempo più lunghi, tanto più allarmante diventa il ritmo di crescita del debito pubblico. Insieme ad un ritmo più lento di crescita economica, come previsto per la Romania nei prossimi anni, i deficit di bilancio elevati possono portare a situazioni allarmanti, come quella prevista per il 2031. Per quell’anno, il piano fiscale prevede che la Romania pagherà per gli interessi sul debito statale il 3,5% del PIL (100 miliardi di lei), rispetto al 2% attuale.
I dati ufficiali e quelli raccolti dalla stampa indicano che il futuro governo dovrà farsi carico di una situazione economica difficile: un enorme deficit di bilancio, interessi sui prestiti statali che hanno battuto il record nell’Unione Europea e fondi europei parzialmente sospesi. In questo momento, il governo in carica PSD-PNL non può fare la Finanziaria per il prossimo anno. Siccome il nuovo Legislativo non si è ancora riunito, non è chiara la futura maggioranza parlamentare, da cui dipendono diversi capitoli di bilancio. Senza il budget nazionale, i comuni non possono preparare i propri bilanci e i cittadini ne sentiranno immediatamente gli effetti. Il ministro delle Finanze liberale, Marcel Boloş, ha ammesso “che l’instabilità politica genera difficoltà riguardo alla strategia dei prestiti sui mercati esteri, per garantire il finanziamento del deficit di bilancio e del debito pubblico, poiché il bilancio per l’anno 2025 non può essere ultimato”.
Il primo ministro socialdemocratico Marcel Ciolacu affermava nei mesi scorsi che i colossali prestiti contratti dalla sua squadra esecutiva sono destinati principalmente agli investimenti. Il premier faceva l’esempio di alcuni paesi dell’Europa occidentale, come il Portogallo, la Spagna o l’Italia, che si sono indebitati massicciamente prima di creare le notevoli infrastrutture di oggi. I commentatori affermano, tuttavia, che buona parte del deficit è dovuta alle misure elettorali – incrementi sostanziali delle pensioni e degli stipendi nel settore pubblico, adottate dal governo nel 2024, che, in Romania, doveva essere l’anno di tutte le elezioni: amministrative, europee, politiche e presidenziali.