Deficit commerciale in calo
Il deficit commerciale della Romania è diminuito nei primi due mesi dell'anno.
Ştefan Stoica, 10.04.2024, 12:48
Nei primi due mesi del corrente anno, il deficit della bilancia commerciale della Romania ha superato i 4 miliardi di euro, di circa 230 milioni di euro inferiore a quello registrato nello stesso periodo dello scorso anno. L’Istituto Nazionale di Statistica, che ha pubblicato i dati, ha precisato che solo nel mese di febbraio è stato registrato un deficit commerciale di oltre 2 miliardi di euro. Nei primi due mesi, le esportazioni ammontavano a 15 miliardi di euro e le importazioni a 19 miliardi.
Quote importanti nella struttura delle esportazioni e delle importazioni sono detenute da macchine, equipaggiamenti di trasporto e altri prodotti manifatturieri. Per l’intero anno 2023, il deficit commerciale del Paese è stato inferiore del 15% rispetto al 2022, pari a circa 29 miliardi di euro. Ciò nelle condizioni in cui le esportazioni sono aumentate dell’1,3% e le importazioni sono diminuite di oltre il 3%. Nel 2023, le macchine e gli equipaggiamenti di trasporto hanno avuto il peso principale nella struttura delle esportazioni e delle importazioni.
D’altra parte, il Consiglio Fiscale stima che quest’anno il deficit di bilancio della Romania supererà il 6% del PIL, anche se il governo di Bucarest assicura che rientrerà nell’obiettivo del deficit del 5%. La valutazione del Consiglio Fiscale, organismo indipendente che analizza la sostenibilità delle politiche di bilancio del Paese, tiene conto dell’impatto dei ricalcoli che comporta la nuova riforma delle pensioni, impatto anticipato come molto severo. Il presidente del Consiglio Fiscale, Daniel Dăianu, ritiene che un deficit del 6% del PIL sia molto elevato e che i mercati attendano correzioni, aggiustamenti che non possono più essere rinviati. Il Consiglio Fiscale ritiene inoltre che, se si dovesse ricorrere nuovamente a un taglio della spesa di capitale, si potrebbe ridurre il deficit al di sotto del tetto del 6%, ma il processo sarà molto difficile.
Presente ad una conferenza dedicata all’impatto del debito estero e del deficit pubblico, il ministro delle Finanze, Marcel Boloş, ha lamentato la ridotta capacità amministrativa della Romania di attuare i progetti di investimento. A suo avviso, i budget a disposizione della Romania derivanti dalla politica di coesione e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nonché un’esperienza di 14 anni nell’attuazione degli investimenti, avrebbero dovuto portare ad una capacità molto migliore di implementare progetti di investimento e avere un effetto moltiplicatore consistente per lo sviluppo della Romania a lungo termine. Rispetto al PIL previsto dalla Commissione Nazionale di Prognosi, la Romania ha un budget di investimenti pari al 7,2% per il 2024.