Decisioni su sicurezza e difesa a Bucarest
La Romania, che ha il confine più lungo con l'Ucraina invasa dalle truppe russe, è direttamente interessata alla fine della guerra.

Bogdan Matei, 31.03.2025, 11:32
“Siamo in una situazione complicata dopo le elezioni che non si sono concluse l’anno scorso, abbiamo una forte sfiducia sia nelle istituzioni che nel mondo politico. Abbiamo anche una situazione complicata a livello internazionale, con la guerra in prossimità ai nostri confini. Abbiamo bisogno di stabilità politica”. Così ha riassunto la situazione della Romania e del suo vicinato il presidente ad interim, Ilie Bolojan, che venerdì ha presieduto per la prima volta una riunione del Consiglio Supremo di Difesa.
I partecipanti hanno convenuto che la Romania, in quanto paese con il confine terrestre e marittimo più lungo con l’Ucraina invasa dalle truppe russe, è direttamente interessata alla fine della guerra attraverso una pace giusta e duratura. Bucarest accoglie con favore i risultati dei recenti negoziati svoltisi a Riad, in Arabia Saudita, riguardanti il cessate il fuoco, nonché gli sforzi degli Stati Uniti in questa direzione, come primo passo verso il raggiungimento di un accordo di pace “a seguito del quale l’Ucraina, sostenuta da tutti i suoi alleati, possa avviare la ricostruzione del paese e la ripresa dell’economia”.
La Romania non invierà truppe per il mantenimento della pace, ma – si legge nel comunicato dell’Amministrazione Presidenziale, diffuso dopo la riunione del Consiglio Supremo di Difesa – contribuirà alle azioni di monitoraggio del cessate il fuoco in Ucraina, attraverso le sue infrastrutture e altre capacità, essendo direttamente interessata alla fine della guerra. Il cessate il fuoco, indica il documento citato, dovrebbe essere seguito da un accordo di pace in grado di fornire solide garanzie di sicurezza e dissuadere qualsiasi futura aggressione da parte della Russia.
Parallelamente alle azioni finalizzate all’attuazione dell’accordo di armistizio, la Romania si coordinerà con gli alleati della regione e della NATO sulle questioni relative alla sicurezza e alla protezione della navigazione nel Mar Nero. E poiché questi sviluppi hanno un impatto anche sulla confinante Repubblica di Moldova (ex sovietica, a maggioranza romenofona), i membri del Consiglio hanno discusso inoltre del sostegno che continuerà a essere fornito al percorso europeo di Chișinău. In questo contesto di sicurezza, è stata approvata la dotazione delle Forze Navali Romene con una nuova nave di tipo corvetta leggera, in grado di eseguire una moltitudine di missioni nel più breve tempo possibile.
Nel comunicato si afferma inoltre che la cooperazione transatlantica è di vitale importanza in questi momenti, rendendo necessario per la Romania adottare una strategia proattiva per rafforzare le relazioni bilaterali con gli Stati Uniti, al fine di mantenere una presenza militare americana consistente nel paese. La riunione ha inoltre approvato i rapporti sull’attività svolta dalle istituzioni per la sicurezza nazionale nel 2024 e i principali obiettivi per il 2025 ed è stato valutato il rapporto del Consiglio Supremo di Difesa per lo scorso anno, che sarà inviato al Parlamento per l’approvazione.