Decisione drastica nella Repubblica di Moldova
La Corte Costituzionale di Chișinău ha dichiarato contrario alla Legge Fondamentale il partito SHOR guidato dall'oligarca Ilan Shor, condannato per il ruolo svolto nel “furto del miliardo.
Corina Cristea, 20.06.2023, 14:37
Accusato di agire in contrasto con i principi dello stato di diritto e di mettere in pericolo la sovranità e lindipendenza della Repubblica di Moldova, essendo finanziato dallesterno e sostenuto dai servizi segreti russi, il partito SHOR della piccola repubblica confinante con la Romania è stato sciolto in seguito a una decisione della Corte Costituzionale. Così si sono pronunciati i magistrati nel caso di una notifica inoltrata dal governo moldavo riguardante la messa al bando della formazione politica fondata e guidata dalloligarca Ilan Shor, accusato dallOccidente e da Chişinău di aver tentato di destabilizzare la Repubblica di Moldova, mentre gli USA e l’Unione Europea gli hanno imposto sanzioni. Tra gli argomenti dei rappresentanti del governo per mettere fuori legge questo partito cè il fatto che “i membri del partito SHOR avrebbero corrotto elettori e manifestanti, la rispettiva formazione avrebbe legami con persone poco affidabili del Cremlino e avrebbe ripetutamente violato la legislazione per quanto concerne lattività finanziaria del partito”.
La decisione è definitiva e non può essere impugnata, secondo la decisione della Corte, la quale afferma che il Ministero della Giustizia moldavo istituirà una commissione di scioglimento. Il partito “SHOR” ha attualmente cinque membri nel Parlamento di Chişinău, composto da 101 deputati, che, secondo il tribunale superiore, potranno completare i loro mandati come singoli membri. “È una decisione attesa dalla società, proprio perché il popolo moldavo apprezza e vuole vivere in uno stato democratico e legale, in cui si impedisca alle organizzazioni criminali di impadronirsi dello stato” — ha dichiarato il presidente filo-occidentale di Chişinău. Secondo Maia Sandu, il partito “SHOR”, “creato dalla corruzione e per la corruzione, rappresenta un pericolo per il sistema costituzionale e la sicurezza dello Stato”.
In un post sulla sua pagina Facebook, piena di invettive contro il governo, Ilan Shor ha dichiarato che la decisione della Corte è illegale e che chiederà giustizia alla CEDU. Allo stesso tempo, egli ha sottolineato che insieme al suo team troverà le forme legali per portare avanti i suoi progetti. Dal 2022, il partito SHOR è alla base di unondata di proteste antigovernative e manifestazioni filo-russe nella Repubblica di Moldova, finanziando e alimentando disordini in un periodo di instabilità politica, affermano le autorità di Chişinău. Il coinvolgimento nelle proteste di piazza è stato recentemente riconosciuto da Ilan Shor, condannato a sette anni di carcere già dal 2017, da un tribunale di primo grado, per il ruolo che ha avuto nel “furto del miliardo” dal sistema bancario della Repubblica di Moldova. La sentenza è stata impugnata alla corte dappello, il processo si è trascinato e due mesi fa Ilan Shor, fuggito dal Paese da diversi anni e attualmente in Israele, è stato condannato in via definitiva a 15 anni di carcere e gli sono stati sequestrati beni per un valore di 5 miliardi di lei moldavi.