Covid-19: vaccinazione e certificati falsi
Linteresse per la vaccinazione anti-Covid continua a diminuire in Romania, ma aumenta quello per lottenimento di certificati verdi falsi.
Daniela Budu, 23.12.2021, 13:26
Il numero dei romeni interessati a vaccinarsi anti-Covid è in continuo calo: al momento sono meno di 25 mila le persone inoculate in 24 ore. Perciò, il numero totale dei vaccinati aumenta in un ritmo sempre più lento, arrivando a poco più di 7,7 milioni di persone che hanno completato il ciclo vaccinale e a quasi due milioni di persone che hanno fatto anche la terza dose. Le autorità cercano di convincere la popolazione a vaccinarsi e discutono adesso dell’uso del certificato verde al lavoro. Il Governo ha annunciato consultazioni su questo tema con la società civile e i fattori interessati, mentre il leader del PSD, Marcel Ciolacu, il cui partito ha proposto il disegno di legge, ha dichiarato che è stato raggiunto un accordo sulla sua applicazione entro la fine dell’anno.
Intanto, i romeni che non credono nell’efficacia della vaccinazione, ma vogliono godere degli stessi diritti dei vaccinati, cercano tramite vari metodi di ottenere lo status di persona vaccinata e, implicitamente, il certificato verde che offre certe libertà e accesso più facile a negozi, ristoranti, sale di cinema o di spettacoli. Con la crescita della domanda di documenti falsi, è aumentata anche l’offerta. Infermieri e persone che hanno accesso alle basi dati sono disposti a rilasciare simili certificati in cambio a qualche centinaio di euro.
I casi sono sempre più numerosi e i procuratori anticorruzione cercano di prendere misure. Solo questa settimana, due infermiere del centro vaccinale del Sanatorio balneare di Mangalia (sud-est della Romania), una dipendente dell’Ospedale Municipale della stazione balneo-climatica e altre tre persone sono state fermate e sono sotto inchiesta perché avrebbero contribuito al rilascio di oltre 100 certificati digitali europei COVID falsi a persone non vaccinate. Il primo caso ufficiale di falsa vaccinazione in cui è stato coinvolto un medico di base si è registrato in Romania a inizio settembre, ma c’erano segnali che il fenomeno esisteva già dall’estate. Da allora, le autorità hanno fatto numerose perquisizioni e hanno scoperto che è possibile che siano state rilasciate migliaia, se non addirittura decine di migliaia di documenti del genere.
In un caso indagato lo scorso mese, le autorità hanno scoperto che 3.500 certificati falsi erano stati rilasciati solo in un centro vaccinale, quello presso la dogana Petea (nord-ovest della Romania). Secondo i più recenti dati ufficiali, oltre 1.300 persone sono indagate e sono stati avviati oltre 500 fascicoli penali per falsa vaccinazione. Il ministro dell’Interno, Lucian Bode, precisa che Bucarest si piazza al primo posto in Europa da questo punto di vista. Ma la Romania non è l’unico Paese a confrontarsi con simili situazioni. Il Ministero dell’Interno di Parigi ha annunciato che la polizia francese ha individuato, finora, oltre 182.000 certificati COVID falsi. In Italia, un leader del movimento No-Vax è stato fermato a Palermo, assieme a un’infermiera e a un’altra persona, per ottenimento illegale del permesso anti-COVID, tramite falsa vaccinazione.