Covid-19: una nuova proroga dello stato di allerta
Il Governo di Bucarest proroga lo stato di allerta in Romania e prende nuove misure per contenere gli effetti della quinta ondata della pandemia di COVID-19.
Daniela Budu, 07.01.2022, 14:32
Sullo sfondo del diffondersi accelerato del ceppo Omicron del coronavirus, che si trasmette molto più facilmente, e con la proroga dello stato di allerta da parte del Governo, da sabato torna d’obbligo indossare la mascherina protettiva in tutti gli spazi chiusi e aperti di Romania. In più, non è più permesso l’uso di mascherine tessili o di plastica, a causa della loro efficacia più bassa. Il medico Valeriu Gheorghiţă ha richiamato l’attenzione sul modo sbagliato in cui viene spesso indossata la mascherina protettiva, senza un’adeguata copertura del naso e della bocca: “Aggiungerei a questa raccomandazione di indossare una mascherina chirurgica anche una sul suo utilizzo corretto, perché è inutile avere una mascherina di qualità se non è utilizzata correttamente. Le mascherine chirurgiche, a tre strati, andrebbero sostituite ogni 4 ore. Le mascherine FFP2 possono essere indossate per un periodo più lungo, perché filtrano molto meglio”, ha dichiarato Valeriu Gheorghiţă.
Oltre all’obbligo di indossare la mascherina, saranno imposte alcune limitazioni relative all’attività dei ristoranti, all’organizzazione di spettacoli ed eventi sportivi, a seconda dell’incidenza in ciascuna località. I negozi e i ristoranti saranno aperti fino alle ore 22:00. Nel frattempo, per la quinta ondata della pandemia, le autorità stabiliscono dove saranno creati centri ambulatoriali di valutazione e cura anti-COVID, misura volta a diminuire il rischio di sovraffollamento degli ospedali, come è successo l’autunno scorso. Stando al medico Beatrice Mahler, manager dell’Istituto Marius Nasta della Capitale, questi centri saranno di grande aiuto non solo per sgravare gli ospedali, ma anche per la rapida guarigione dei pazienti: “Al momento, il nostro approccio alla quinta ondata è dalla prospettiva di una terapia che possa essere somministrata nei primi giorni della malattia. È importante che questi pazienti ad alto rischio di sviluppare una forma grave, gli over 65 anni oppure i malati cronici sotto trattamento abbiano la possibilità di presentarsi in un centro già dai primi giorni della malattia. Certo, non dobbiamo escludere la presenza dei malati sintomatici o sospetti di contagio da SARS-CoV-2. Anche loro si possono presentare presso questi centri, per la diagnosi”, ha dichiarato Beatrice Mahler.
Le autorità raccomandano insistentemente la vaccinazione, perché diminuisce parecchio il rischio di sviluppare una forma severa di COVID-19 e il rischio di decesso. Stando agli specialisti, i vaccinati che hanno fatto la dose booster o che hanno superato la malattia sono le categorie più protette di fronte alla nuova ondata della pandemia. Però i romeni non si affrettano a immunizzarsi, anche se il numero dei contagi è quattro volte maggiore rispetto a una settimana fa, il numero dei vaccini somministrati ogni giorno essendo abbastanza basso, di qualche migliaio. Però chi ha già completato il ciclo vaccinale decide più facilmente di fare anche la dose booster.