Covid-19: tre scenari per la quinta ondata
Gli specialisti romeni hanno presentato tre scenari relativi allimpatto sul sistema sanitario della quinta ondata della pandemia, di cui affermano che potrebbe iniziare a gennaio.
Leyla Cheamil, 30.12.2021, 15:45
Gli specialisti romeni sono del parere che il ceppo Omicon, che può determinare una quinta ondata della pandemia, potrebbe diventare dominante nel Paese a gennaio. Lo sviluppo probabile nel primo trimestre dell’anno prossimo rileva che il picco dell’ondata Omicron potrebbe essere raggiunto a 31 giorni dal momento in cui il tasso di contagio nazionale supera l’1%, rispetto ai 52 giorni nel caso dell’ondata Delta.
Il medico Adriana Pistol, direttrice del Centro Nazionale di Sorveglianza e Controllo delle Malattie Trasmissibili, ha presentato tre scenari relativi all’impatto sul sistema sanitario della quinta ondata — ottimistico, medio e pessimistico. Stando al medico, nella situazione più grave, in 27 giorni sarebbero occupati tutti e 25.000 i letti disponibili per i pazienti Covid, mentre 1.500 letti nelle terapie intensive sarebbero occupati in 20 giorni. Il medico Adriana Pistol è del parere che, in vista dell’ondata Omicron della pandemia, ci sono alcune vulnerabilità: il 60% della popolazione over 65 anni e di quella affetta da malattie croniche non è vaccinata e solo il 25% dei vaccinati hanno fatto anche la dose booster. Un’altra vulnerabilità è il ritardo nell’adozione della legislazione sull’applicazione del green pass, che avrebbe potuto contenere il diffondersi della malattia. Inoltre, mancano gli strumenti di controllo della diffusione della malattia tramite le persone in arrivo da Paesi con un alto tasso di contagio dall’Omicron.
In vista della quinta ondata della pandemia, il premier Nicolae Ciucă ha annunciato più misure, tra cui anche una migliore informazione della popolazione, più test e il potenziamento della vaccinazione: Presso il Ministero della Salute sarà creato un gruppo per la gestione delle informazioni operative nel settore sanitario che avrà il compito di coordinare le risorse, le azioni e le informazioni mediche. Aumenteremo le capacità di eseguire tamponi e daremo un ulteriore peso all’assistenza sanitaria ambulatorialeˮ, ha affermato il premier.
Dal canto suo, il ministro della Salute, Alexandru Rafila, ha fatto una serie di raccomandazioni, tra cui la vaccinazione, l’osservanza delle misure di distanziamento, l’aumento della capacità di eseguire tamponi: Io sostengo, come tutti i miei colleghi, che la vaccinazione previene le forme gravi della malattia e i decessi. Sono di vitale importanza l’osservanza delle misure di distanziamento, l’igiene personale e l’uso corretto della mascherina. I test sono un elemento fondamentale, lo incoraggiamo in tutti i modi, che si tratti di persone sintomatiche o che sono entrate in contatto con malati, o di test volontari. È importante un colloquio rapido con il medico di base nel caso di ogni sintomo che potrebbe indicare questa malattiaˮ, ha dichiarato Alexandru Rafila.
Il ministro della Salute, Alexandru Rafila, ha inoltre raccomandato il triage quotidiano dei dipendenti, l’organizzazione dell’orario di lavoro in modo da evitare l’affollamento degli spazi comuni e dei mezzi di trasporto e lo smart working, in questo periodo.