Corruzione in pandemia
L'ex calciatore e allenatore romeno Victor Piţurcă è indagato in un fascicolo di corruzione.
Ştefan Stoica, 31.01.2023, 10:48
Il 2020 e il 2021, i primi e più difficili anni della pandemia da Covid-19, hanno richiesto massicce spese dal bilancio di stato nel settore sanitario, in mancanza delle quali gli ospedali non sarebbero stati capaci di far fronte all’ondata di contagi. Su certi acquisti pubblici di quel periodo sono esistiti, però, dei sospetti, mica inconsueti in un paese in cui i contratti con lo Stato sono al solito i più profittevoli. I procuratori anticorruzione hanno avviato di propria iniziativa le indagini i cui risultati cominciano ad apparire e coinvolgono persone pubbliche di notorietà. La Direzione Nazionale Anticorruzione ha fermato l’ex CT della nazionale di calcio, Victor Piţurcă, e Gabriel Ţuţu, il direttore della Romarm, la principale compagnia produttrice ed esportatrice di prodotti militari, in un fascicolo relativo all’acquisto di linee produttive non conformi e alla vendita di mascherine al Ministero della Difesa durante la pandemia. Una delle ditte che hanno fornito questi prodotti sarebbe di proprietà di Alex Piţurcă, il figlio dell’ex CT. A sua volta, Victor Piţurcă avrebbe fatto uso della propria influenza per facilitare l’accesso del figlio ai contratti.
Gabriel Ţuţu è accusato dai procuratori di abuso d’ufficio con conseguenze particolarmente gravi, traffico di influenze e falso intellettuale. Secondo gli inquirenti, le cose sarebbero andate così: durante la pandemia generata dal Covid-19, tra marzo 2020 e settembre 2021, Gabriel Ţuţu, in veste di direttore generale di Romarm, avrebbe firmato con un’associazione di imprese di cui faceva parte anche una ditta controllata dall’altra persona indagata in questo caso, in condizioni svantaggiose per la compagnia che dirigeva, due contratti di acquisti pubblici relativi all’acquisizione di sette impianti non conformi per la produzione di mascherine protettive. Il pregiudizio nei confronti di Romarm, quindi dello Stato, supererebbe gli 8,6 milioni di lei, l’equivalente di oltre 1,7 milioni di euro.
I procuratori sostengono che Ţuţu avrebbe chiesto ai rappresentanti delle ditte coinvolte in questi acquisti di inserire in un circuito commerciale per la fornitura di mascherine protettive non conformi verso il Ministero della Difesa, un suo amico che non svolgeva attività commerciali reali ausiliari al contratto di consegna, sotto l’apparenza di un contratto di consulenza. Invece, il sospetto avrebbe lasciato credere di avere influenza sui funzionari del Ministero della Difesa, per determinarli ad affidare i contratti di fornitura direttamente e senza appalti pubblici. E avrebbe ricevuto 50.000 lei (quasi 10.000 euro) tramite un intermediario.
Victor Piţurcă non sarà alla prima condanna, se i fatti di cui è accusato si confermano. Nei suoi confronti è stata pronunciata anche una sentenza di un anno con la sospensione della pena per falsa testimonianza. Victor Piţurcă è il goal-getter della leggendaria squadra Steaua Bucarest, con la quale ha conquistato, nella seconda metà degli anni ’80, la Coppa dei Campioni Europei e la Supercoppa europea. E’ stato anche un apprezzato allenatore, vantando titoli aggiudicati con squadre di club e due qualificazioni della nazionale a campionati continentali.