Coordinamento europeo per i pazienti ucraini
I ministri della Salute dellUE stanno coordinando le loro attività di accoglienza dei feriti di guerra e dei malati cronici rifugiati dallUcraina.
Daniela Budu, 16.03.2022, 13:05
I Paesi dell’UE si coordineranno per concedere assistenza medica ai feriti di guerra e ai profughi ucraini affetti da malattie croniche, collocando ospedali da campo nei Paesi confinanti con l’Ucraina e assicurando il trasporto dei pazienti in condizioni gravi verso ospedali dell’Europa occidentale. È la conclusione dell’incontro in videoconferenza dei ministri della Salute, coordinato dalla Francia, Paese che ricopre la presidenza semestrale del Consiglio UE. I 27 stati membri hanno deciso che nei Paesi confinanti con l’Ucraina continueranno ad arrivare da tutta l’Unione farmaci e materiali sanitari, per diminuire la pressione sui loro ospedali. Sono in corso preparativi anche per l’allestimento di ospedali da campo, per il momento in Polonia.
Inoltre, la Commissione Europea ha annunciato che creerà ai confini dell’Unione dei centri per la valutazione dello stato di salute dei pazienti. La CE ritiene fondamentale che i sistemi sanitari nazionali, soprattutto dei Paesi confinanti con l’Ucraina, confrontati con un afflusso di profughi senza precedenti, non diventino sovraccarichi. Stando agli esponenti europei, nei Paesi europei sono preparati 10.000 letti per i pazienti, soprattutto bambini malati, mamme con neonati, persone che necessitano cure immediate e rianimazione, feriti oppure ustionati, ma anche altri malati cronici. Un primo gruppo di bambini rifugiati malati è stato già mandato dalla Polonia in Italia e, stando ai ministri, seguiranno anche altri trasferimenti.
D’altra parte, Parigi ha annunciato che i primi pazienti ucraini arriveranno in Francia alla fine di questa settimana. In più, i ministri europei hanno deciso di offrire ai rifugiati anche assistenza psicologica, di fondamentale importanza in situazioni del genere. Le autorità dei Paesi europei creeranno, a breve, nei centri di accoglienza profughi, le condizioni necessarie affinché si possano vaccinare contro il COVID-19, tenuto conto che, secondo i dati ufficiali, solo un ucraino su tre è vaccinato. Inoltre, i bambini ucraini potranno essere immunizzati, a seconda dell’età, anche contro altre malattie, come la tubercolosi, il morbillo o la poliomielite, hanno aggiunto gli esponenti europei, precisando che la percentuale dei vaccinati in Ucraina è stata molto bassa per più malattie che si potrebbero prevenire tramite l’immunizzazione, soprattutto nel caso dei bambini.
Nel contesto, il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie ha trasmesso un’allerta ai Paesi che accolgono profughi dall’Ucraina sul gran numero di contagi da batteri pericolosi, resistenti agli antibiotici, registrato in questo Paese e sul rischio della loro trasmissione. Le stime dell’Agenzia per i Rifugiati delle Nazioni Unite rilevano che, a tre settimane dall’inizio dell’invasione russa, il numero degli ucraini scappati all’estero si è avvicinato a tre milioni, la metà di loro essendo bambini. Ma il loro numero aumenterà di sicuro. Da Bucarest, il ministro della Salute, Alexandru Rafila, annuncia che, per il momento, non ci sono problemi nel concedere assistenza medica agli ucraini che si trovano sul territorio della Romania. Inoltre, è stato messo a punto un sistema tramite cui gli ucraini possano beneficiare di un’intera gamma di servizi sanitari, come anche i pazienti romeni.