Coordinamento europeo nel caso della crisi in Ucraina
Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha annunciato che il primo convoglio umanitario verso lUcraina sarà realizzato nei prossimi giorni.
Leyla Cheamil, 09.03.2022, 13:49
L’aggressione militare della Russia contro l’Ucraina ha determinato gli stati europei a preparare e applicare misure per la gestione dell’attuale situazione provocata da questa crisi. In tal senso, martedì, si è svolta una riunione di coordinamento in videoconferenza con il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, alla quale ha partecipato anche il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis. Alla videoconferenza organizzata in vista dei preparativi per la riunione informale del Consiglio Europeo di giovedì e venerdì hanno partecipato anche i premier dei Paesi Bassi – Mark Rutte, della Grecia – Kyriakos Mitsotakis, della Croazia – Andrej Plenkovic e dell’Estonia – Kaja Kallas.
I colloqui hanno puntato sugli sforzi per gestire e offrire sostegno ai profughi e sulle misure di assistenza umanitaria all’Ucraina e alla Repubblica di Moldova, confrontate con un afflusso di rifugiati ucraini. Si è inoltre discusso del consolidamento della difesa dell’UE, della sicurezza energetica con accento sulla diminuzione delle dipendenze, della diversificazione dell’approvvigionamento e dell’individuazione di soluzioni a livello europeo per quanto riguarda l’aumento dei prezzi dell’energia.
Il presidente Klaus Iohannis ha presentato le misure della Romania a sostegno della confinante Ucraina. Tra queste, la decisione di ospitare un centro logistico per il coordinamento e la raccolta degli aiuti umanitari internazionali destinati all’Ucraina e alla Repubblica di Moldova, che sta per essere reso operativo. Il primo convoglio umanitario verso l’Ucraina sarà realizzato nei prossimi giorni. Klaus Iohannis ha inoltre sottolineato il sostegno della Romania alle richieste di adesione all’UE dell’Ucraina, Repubblica di Moldova e Georgia.
Quanto alla sicurezza energetica, il presidente Iohannis ha menzionato misure a medio e lungo termine volte a porre fine alla dipendenza dalla Russia e a diversificare le fonti di approvvigionamento con energia. Il capo dello stato romeno ha evidenziato il ruolo delle interconnessioni a livello degli stati membri ed ha menzionato, in tal senso, l’interconnessione tra la Grecia e la Bulgaria e l’utilizzo del gasdotto BRUA. Non in ultimo, egli ha sottolineato l’importanza di una migliore valorizzazione del potenziale dei combustibili di transizione per garantire la sicurezza energetica.
Klaus Iohannis ha accennato anche alla situazione dei prezzi dell’energia, che resta un argomento prioritario dal punto di vista dell’impatto sulla popolazione, ma anche sulle economie nel loro insieme, essendo necessarie soluzioni a livello europeo volte a tutelare i consumatori. D’altra parte, il presidente ha sostenuto la necessità del consolidamento del settore difesa a livello europeo ed ha annunciato la decisione di Bucarest di aumentare le spese nel campo della difesa al 2,5% del PIL, a cominciare dall’anno prossimo.