Cooperazione per l’Ucraina
La situazione in Ucraina è stata uno degli argomenti affrontati dal ministro della Difesa romeno con i suoi omologhi britannico e georgiano, ma anche al centro dell’incontro a Washington tra il presidente Klaus Iohannis e il leader della Casa Bianca.
Corina Cristea, 09.05.2024, 11:29
Il ministro delle Forze Armate britannico, Leo Docherty, ha svolto colloqui che ha definito “molto esaurienti e positivi” con il suo omologo romeno, Angel Tîlvăr, e con il Capo di Stato Maggiore della Difesa, e ha visitato i soldati britannici schierati presso la Base Mihail Kogălniceanu (sud-est). Il ministro britannico ha evidenziato le forti relazioni tra i due Stati, “il contributo costante” della Romania all’interno della NATO, ma anche lo sforzo congiunto per sostenere l’Ucraina.
“Non si tratta solo della sicurezza dell’Ucraina, ma anche della sicurezza della regione del Mar Nero. Ciò che facciamo insieme per migliorare la sicurezza nel Mar Nero è molto importante, non solo per i due Stati, ma per l’intera regione, così come a livello globale, data l’enorme quantità di cereali, ma anche altre connessioni economiche sul Mar Nero”, ha affermato il ministro britannico, ammonendo che il 2024 è un anno molto importante per la sorte della guerra iniziata dalla Russia e che gli europei hanno il dovere di aiutare l’Ucraina. Sempre a Bucarest, il ministro della Difesa romeno ha discusso anche con il suo omologo georgiano, Irakli Chikovani, della situazione della sicurezza regionale alla luce della guerra di aggressione della Russia in Ucraina.
“Nell’Europa centro-orientale, la Romania rappresenta un esempio in molti campi – dalla difesa del Fianco Orientale della NATO, al consolidamento della democrazia, dei diritti umani e dello stato di diritto”, ha affermato, d’altro canto, a Washington il presidente Klaus Iohannis, dopo aver ricevuto il premio Distinguished International Leadership del Consiglio Atlantico. Il capo dello stato romeno ha sottolineato che la maggior parte dei paesi alleati del Fianco Orientale hanno cominciato a fare progressi nell’aumento dei bilanci della difesa e nella modernizzazione delle infrastrutture e dell’equipaggiamento militare.
“I nostri paesi hanno avuto la capacità di agire in modo unitario e deciso, e di rappresentare un forte deterrente contro l’espansionismo russo, rimanendo allo stesso tempo fedeli ai nostri valori democratici transatlantici fondamentali”, ha affermato Klaus Iohannis. Il capo dello stato ha sottolineato che la Romania “si è trovata in prima linea nei suoi sforzi di aiutare l’Ucraina” e ha ricordato che più di 7,5 milioni di ucraini hanno attraversato il confine con la Romania in cerca di rifugio, sicurezza e libero passaggio. “Quasi 40.000 bambini ucraini studiano oggi nelle aule romene. Milioni di tonnellate di assistenza umanitaria sono arrivate in Ucraina attraverso e dalla Romania.
La Romania ha inoltre aiutato l’Ucraina a mantenere una linea economica vitale, valorizzando i nostri collegamenti marittimi unici e facilitando il transito di circa 40 milioni di tonnellate di cereali – circa il 70% delle esportazioni di cereali ucraini, attraverso i porti romeni sul Danubio e sul Mar Nero”, ha detto ancora il presidente Iohannis. E tutti questi sforzi “continuano finché sarà necessario”, perché la Romania è consapevole del suo “ruolo chiave” nell’aiutare l’Ucraina a raggiungere la vittoria e la pace, “ad avere successo economico e ad integrarsi nell’UE”, ha sottolineato Klaus Iohannis.