Cooperazione militare romeno-francese
Il ministro della Difesa francese, Sébastien Lecornu, ha visitato la Romania, e ha annunciato il dislocamento di una squadriglia Rafale per missioni di polizia aerea.
Mihai Pelin, 04.11.2022, 12:59
La attuali sfide di sicurezza nella regione e la collaborazione alleata e bilaterale sono stati i temi discussi ieri a Bucarest con le autorità romene dal ministro della Difesa francese, Sébastien Lecornu. Nel corso dei colloqui con il presidente Klaus Iohannis, sono stati affrontati lo stadio e le prospettive di sviluppo del Partenariato strategico tra i due Paesi, con particolare riguardo alla dimensione della difesa, la situazione di sicurezza nella regione del Mar Nero e le tendenze della sua evoluzione, nonchè lo stadio dell’attuazione delle decisioni alleate prese al Vertice NATO di Madrid e l’agenda dell’UE.
Gli sviluppi e la situazione nella regione, alla luce dell’aggresione russa in Ucraina, sono stati affrontati anche nei colloqui del ministro francese con il premier Nicolae Ciucă, durante i quali sono state valutate anche le conseguenze sulla sicurezza militare, energetica e alimentare che hanno generato instabilità per i paesi della zona, in primo luogo per la Repubblica di Moldova.
Insieme all’omologo romeno, Angel Tîlvăr, il ministro francese ha visitato anche la base militare di Cincu, in provincia di Braşov (centro), dove il battlegroup della NATO guidato dalla Francia esegue missioni e attività di addestramento, accanto a strutture dell’esercito romeno. I due ministri hanno inaugurato la sede del Gruppo Tattico per Difesa Collettiva, in questo momento formato principalmente da militari francesi, ma anche olandesi e belgi.
La cooperazione nel campo della difesa resta essenziale, soprattutto nel contesto dell’aggressione militare della Russia contro l’Ucraina e dobbiamo offrire la risposta a questa sfida alla sicurezza senza precedenti, ha dichiarato il ministro della Difesa romeno, Angel Tîlvăr. Le evoluzioni nel campo della sicurezza e le sfide con cui ci confrontiamo chiedono un’UE più forte, che si unisca agli sforzi della NATO di assicurare la stabilità e la sicurezza europea. E’ questo un obiettivo che sia la Francia che la Romania hanno sostenuto costantemente. La situazione in Ucraina ha dimostrato una volta in più l’importanza della complementarità tra l’UE e la NATO, l’Unione avendo un ruolo essenziale nel sostenere e appoggiare l’Ucraina nell’ambito dell’approccio integrato, ha dichiarato il ministro Angel Tîlvăr.
Dal canto suo, il ministro francese ha richiamato l’attenzione che il bacino del Mar Nero diventa una zona di conflitto, ed è un punto di attenzione per gli stati membri della NATO e dell’UE. La Francia ha inviato in Romania un primo convoglio di tecnica militare, con veicoli blindati, arrivato meno di due settimane addietro.
Un secondo convoglio, con carri armati Leclerc, arriverà nel paese questo mese. Valutato a circa 10 milioni di euro, questo tipo di carro armato è considerato particolarmente efficiente nei combattimenti terrestri e può colpire con precisione bersagli da una distanza di 4.000 metri. Attualmente, il battaglione francese in Romania annovera già 350 militari, nelle condizioni in cui il capo di Stato Maggiore dell’Esercito precisava che Parigi invierà nel nostro paese 500 militari con veicoli blindati e mezzi da combattimento.