Controlli sulle bollette energia in Romania
L'Autorità Nazionale per la Tutela dei Consumatori ha effettuato dei controlli sul modo in cui vengono calcolate le bollette dell'energia elettrica, in seguito alle querele sporte dalla popolazione.
Roxana Vasile, 07.10.2022, 10:40
Dal 1 gennaio 2021, quando il mercato dell’energia è stato completamente liberalizzato, in Romania regna un caos diventato già routine. All’inizio, alla popolazione è stato promesso un prezzo stabilito in base a criteri concorrenziali, con la possibilità di scegliere il fornitore e l’offerta che riteneva migliori, a prezzi competitivi. Insufficientemente preparata, la liberalizzazione ha creato piuttosto dei grattacapi ai romeni, costretti a volte ad aspettare per alcuni mesi una salatissima bolletta. La situazione è diventata ancor più complicata dopo l’invasione della Russia in Ucraina, che ha scosso l’intero mercato europeo.
Bene o male, negli ultimi mesi le cose si erano quasi normalizzate. Però le modifiche alla più recente ordinanza governativa sul prezzo massimale dell’energia comporta ora nuovi ritardi delle bollette. I fornitori affermano di non aver avuto sufficiente tempo per modificare i programmi informatici per inquadrare i consumatori nelle categorie che beneficiano delle tariffe più basse, cosicchè la popolazione potrebbe essere costretta a pagare verso fine anno il consumo per due-tre mesi in un’unica bolletta.
Intanto, l’Autorità Nazionale per la Tutela dei Consumatori ha continuato i controlli, dopo aver registrato un notevole numero di querele sul modo in cui vengono calcolate le bollette dell’energia. Ascoltato dalla Commissione parlamentare che indaga sulle cause dell’impennata delle tariffe per la luce e il gas naturale, il presidente dell’Autorità, Claudiu Dolot, ha precisato che, in base alle segnalazioni, a settembre sono stati verificati 92 operatori economici. In 32 casi sono state constatate delle trasgressioni, e le più gravi interessano la mancata osservanza delle clausole contrattuali, dal momento che i fornitori hanno cambiato unilateralmente i provvedimenti dopo soli tre mesi dalla firma dei documenti. Sono oltre 900 le querele registrate in tal senso.
Alla prossima riunione della Commissione parlamentare d’inchiesta saranno invitati rappresentanti delle compagnie Hidroelectrica e Romgaz, i maggiori produttori di energia elettrica e gas in Romania. Intanto, la direzione di Nuclearelectrica, l’unico produttore di energia nucleare nel paese, ha annunciato che i lavori alla terza unità della centrale di Cernavoda (sud-est) saranno ultimati nel 2030, quando l’azienda potrà coprire oltre il 30% del consumo nazionale di energia.