Consigli dall’OCSE
È stato lanciato lo Studio Economico 2024 per la Romania, che comprende le raccomandazioni dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico per il Governo di Bucarest.
Daniela Budu, 13.03.2024, 11:32
L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico sostiene sistematicamente e rigorosamente la Romania nello sviluppo di un ampio programma di riforme per garantire il benessere economico e sociale della popolazione. Lo ha dichiarato il segretario generale dell’organizzazione, Mathias Cormann, presente ieri a Bucarest alla presentazione dello Studio dell’OCSE sull’economia della Romania, che evidenzia i progressi compiuti dal paese in seguito alle raccomandazioni del 2022. Il documento indica che l’economia romena ha dimostrato una reale resilienza negli ultimi anni, a seguito di notevoli shock esterni. Mathias Cormann ha citato come esempio il fatto che, dopo la pandemia da Covid-19, il Prodotto Interno Lordo della Romania ha registrato una forte ripresa ed è aumentato di cinque punti percentuali.
Inoltre, a seguito della guerra iniziata dalla Russia contro la confinante Ucraina, tenendo conto dei danni alla catena di fornitura dovuti all’inflazione, l’economia romena è cresciuta dell’1% nel 2022 e di altri due punti percentuali lo scorso anno e si prevede un aumento più forte nei prossimi due anni. “Ci aspettiamo ad una crescita del PIL del 3,1% quest’anno e del 3,3% nel 2025. Anticipiamo miglioramenti nel mercato delle esportazioni, miglioramenti che avranno buoni risultati anche per la Romania. Ci aspettiamo a ulteriori riduzioni dell’inflazione per continuare il processo di convergenza della Romania, con una continua crescita del tenore di vita e dei redditi in tutta la Romania”, ha dichiarato Mathias Cormann.
A suo avviso, il paese ha bisogno di sforzi, riforme costanti e la politica fiscale deve sostenere le politiche economiche. Allo stesso tempo, la Romania ha bisogno di un piano chiaro a medio termine per il consolidamento fiscale. Inoltre, l’organizzazione dei paesi più sviluppati del mondo raccomanda alle autorità di Bucarest di introdurre un sistema di tassazione progressivo, per ridurre le disuguaglianze, nonché di limitare i pensionamenti anticipati e aumentare l’età pensionabile. “Siete un paese bellissimo, sulla strada giusta per conformarsi agli standard di vita dei paesi OCSE. Vi sosteniamo nei vostri sforzi di continuare sulla strada giusta”, ha concluso Mathias Cormann.
Durante l’evento svoltosi a Bucarest, il primo ministro Marcel Ciolacu ha sottolineato che l’adesione della Romania all’OCSE è il principale progetto-paese e ha spiegato che l’adesione significherà più investimenti, una maggiore visibilità del paese sulla mappa economica internazionale e un’amministrazione più performante. Il premier ha promesso la modernizzazione economica e sociale del Paese, con l’augurio che si unisca ai 38 membri che detengono il 70% della produzione e del commercio globale e il 90% del livello mondiale di investimenti diretti esteri. Attualmente la Romania è in pieno processo di adesione, valutata da 26 comitati settoriali dell’organizzazione secondo la Roadmap che stabilisce i termini e le condizioni che deve soddisfare.