CE: previsioni economiche per la Romania
La Commissione Europea stima che la Romania continuerà ad avere una crescita economica robusta.
Ştefan Stoica, 12.11.2021, 11:45
La Commissione Europea ha abbassato leggermente le previsioni di crescita dell’economia romena. La crescita stimata ammonterebbe al 7%, mentre lo scorso luglio l’esecutivo comunitario la anticipava al 7,4%. Secondo la Commissione, entro la fine di quest’anno, il PIL della Romania dovrebbe superare il livello di prima della pandemia, mentre in futuro la crescita resterà robusta, di circa il 5%, alimentata dal consumo interno e dagli investimenti appoggiati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. I rischi per queste stime di crescita sono il basso tasso di vaccinazione, cui si aggiungono le restrizioni sulla mobilità che potrebbero intaccare il consumo e gli eventuali ritardi nell’implementazione del Recovery Plan, determinati dalla formazione di un nuovo governo.
Il Commissario per l’economia, Paolo Gentiloni, ammoniva che le prospettive di crescita economica nell’Unione sono minacciate dai contagi in continuo aumento, nelle zone in cui non si fanno vaccinazioni. E aggiungeva che c’è anche una pressione in crescita sulla produzione negli stati membri a causa dei blocchi nelle catene globali di rifornimento. Mentre per quanto riguarda l’avanzo economico stimato la situazione della Romania è migliore di quella di altri stati dell’Unione, invece l’inflazione sarà più alta della media nell’UE e la disoccupazione diminuirà di meno rispetto agli altri stati membri.
Nei giorni scorsi, la Banca Centrale della Romania ha annunciato che il tasso inflazionistico annuo è arrivato lo scorso mese a quasi l’8%, il maggiore negli ultimi 13 anni. Inoltre, gli aumenti dei prezzi dell’energia e dei combustibili di quasi il 25% rispetto a ottobre 2020 hanno determinato crescite che non si fermeranno fino alla metà dell’anno prossimo, secondo le stime della Banca Centrale della Romania e degli analisti economici. Il mese prossimo, il tasso inflazionistico dovrebbe arrivare al 7,5% e si anticipa un calo fino al 5,9% alla fine dell’anno prossimo, afferma la Banca Centrale nel rapporto sull’inflazione reso pubblico ieri. L’istituzione sottolinea che tutte queste stime superano le previsioni fatte nel precedente rapporto, dello scorso agosto, a causa dell’impennata dei prezzi dell’energia.
Il portavoce della Banca Centrale della Romania, Dan Suciu, afferma, però, che lo scatto inflazionistico e le crescite importanti dei prezzi siano già avvenuti e che le successive variazioni saranno poco significative: Gran parte della crescita si è già verificata. Le crescite sono già avvenute. Ciò non vuol dire che d’ora in poi avremo prezzi in calo. Ci saranno ancora, probabilmente, aumenti di prezzi, ma saranno marginali. La tendenza di crescita dell’inflazione resterà intorno a questo livello fino alla fine dell’anno, seguirà un leggero calo fino al prossimo aprile, quando saranno eliminate le compensazioni e le sovvenzioni all’energia applicate dal 1° novembre di quest’anno, perciò ci sarà un picco nel mese di aprile. Però, lo ripeto, la differenza rispetto a ciò che abbiamo adesso è molto bassa. Ciò vuol dire che le grandi crescite dei prezzi sono già avvenute.”
Il maggiore aumento di prezzo registrato il mese scorso rispetto al precedente è stato quello del gas naturale, di oltre il 21%. L’unica categoria a registrare un calo significativo è stato il trasporto aereo, di oltre il 16%.