Caro prezzi anche in Romania
In Romania, i prezzi continuano a salire da un mese all'altro.
Leyla Cheamil, 14.11.2022, 10:32
I prezzi continuano a salire ormai da mesi in Romania, abbassando il tenore di vita soprattutto per la popolazione con redditi bassi. D’altra parte, i dati pubblicati dall’Eurostat collocano il paese nella classifica degli stati con i tassi più alti di crescita della produzione agricola lo scorso anno, il 25% in più, accanto a Bulgaria e Repubblica Ceca. La produzione agricola nell’UE è aumentata dell’8% nel 2021 rispetto all’anno precedente. Stando allEurostat, la Romania, con il 5%, è uno dei sette paesi che recano un contributo notevole alla produzione agricola comunitaria.
Tuttavia, i prezzi dei generi alimentari sono fortemente cresciuti nell’ultimo anno. Stando all’istituto Nazionale di Statistica, l’olio ha registrato un rincaro di quasi il 44%, mentre le patate più del 40%. Per quanto riguarda i generi non alimentari, le impennate si sono osservate nel prezzo del gas – circa il 40%, dell’energia elettrica – 27%, dell’energia termica – il 23% e del combustibile – il 20%. I servizi di telefonia sono scesi dello 0,76%, l’unico abbassamento osservato a ottobre 2022 rispetto a ottobre 2021. D’altra parte, i dati dell’INS indicano un lieve calo del tasso d’inflasione annuo a ottobre rispetto al mese precedente, arrivando al 15,32%.
La Banca Centrale di Romania stima una crescita moderata dell’inflazione verso la fine dell’anno, per poi prendere una discesa graduale fino al livello di una cifra nel primo semestre del 2024. La BC afferma che la prospettiva di un’inversione nella traiettoria del tasso d’inflazione annuo una volta raggiunto un plateau nel quarto trimestre del 2022 è attribuibile all’attenuazione dell’impatto degli shock globali nell’offerta, anche alla luce dell’applicazione dei tetti ai prezzi dell’energia fino ad agosto 2023. Stando alla Banca Centrale, l’escalation della guerra in Ucraina e le sanzioni sempre più severe associate generano, però, incertezze e rischi notevoli per la prospettiva dell’attività economica, implicitamente per l’evoluzione dell’inflazione a medio termine.
Anche la Commissione Europea prevede una punta inflazionistica in Romania alla fine dell’anno e un calo sotto il 10% appena nel 2024. E’ uno dei motivi per cui – afferma la CE – il ritmo di crescita economica rallenterà l’anno prossimo all’1,8% e al 2,2% fra due anni. Nel secondo semestre del 2022 e, successivamente, le conseguenze dell’invasione russa in Ucraina, l’inflazione alta, l’innsaprimento della politica monetaria e il forte controllo sulla liquidità dovrebbero rallentare notevolmente la crescita del PIL. Per il corrente anno, però, la Commissione Europea ha migliorato le stime sulla crescita economica dal 3,9% d’estate al 5,8% nelle previsioni d’autunno pubblicate la scorsa settimana.