Cambio di governo a Chişinău
Non solo i rischi alla sicurezza, ma anche la lentezza delle riforme sarebbero all'origine del cambio di governo nella Repubblica di Moldova.
Bogdan Matei, 13.02.2023, 10:48
La premier della Repubblica di Moldova, la filo-ocidentale Natalia Gavriliţa, ha rassegnato le dimissioni. La presidente Maia Sandu l’ha ringraziata per quello che ha chiamato il sacrificio e gli sforzi enormi di tenere le redini in un periodo segnato da parecchie crisi. La Gavriliţa era alla guida del governo dal 6 agosto 2021, dopo la netta vittoria del partito presidenziale Azione e Solidarietà (PAS) alle elezioni politiche anticipate, quando si era aggiudicato 63 dei 101 seggi parlamentari. Quando ha annunciato le dimissioni, Natalia Gavriliţa ha dichiarato che la Repubblica di Moldova entra in una nuova tappa, in cui la sicurezza sarà prioritaria.
D’altronde, il consigliere presidenziale per problemi di sicurezza, Dorin Recean, è stato incaricato a formare il nuovo governo. Ex ministro dell’Interno tra il 2012 e il 2014, Recean è segretario generale del Consiglio Supremo di Sicurezza della Repubblica di Moldova. Il cambiamento politico avviene sullo sfondo dell’invasione russa nella confinante Ucraina e della guerra ibrida di cui le autorità di Chişinău affermano che la Russia conduce nei confronti del loro stato.
Tutte le squadre subordinate al Ministero dell’Interno sono pronte ad intervenire in caso di cambiamenti contestuali, nella zona di confine o all’interno della Repubblica di Moldova, sosteneva prima delle dimissioni della premier, la ministra dell’Interno, Ana Ravenco, dopo che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, aveva affermato a Bruxelles che la Russia sta pianificando la destabilizzazione della situazione politica a Chişinău. Tutti gli elementi di una guerra ibrida, quali false allerte bomba, attacchi cibernetici, proteste finanziate illegalmente, ricatto energetico hanno rappresentato lo scorso anno una grande sfida per l’intero sistema degli Affari Interni, ha dichiarato Ana Ravenco a Radio Chişinău, aggiungendo che queste minacce continuano anche nel 2023, motivo per cui siamo sempre al dovere, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. La propaganda favorevole alla guerra, l’incitamento all’odio, la disinformazione, componenti della stessa guerra ibrida, hanno lo scopo di indebolire la resilienza dei cittadini, ammonisce Ana Ravenco.
Anche il Servizio di Informazioni e Sicurezza (SIS) ha annunciato di aver rilevato attività destabilizzanti. In base alle informazioni presentate dal nostro partner ucraino e ai dati interni, confermiamo di aver individuato attività volte a indebolire e a destabilizzare la (Repubblica) di Moldova, sostiene il SIS in un comunicato, precisando di non essere in grado di fornire maggiori dettagli, per non compromettere le indagini in corso. Pari all’Ucraina, la Repubblica di Moldova è candidata all’ingresso nell’Unione Europea, il che comporta l’attuazione di ampie riforme. A Chişinău, i commentatori politici notano che, oltre alle poste in gioco di sicurezza, ci sono dei segnali che indicano come vere cause del cambio di governo la lentezza delle riforme attuate dalla squadra Gavriliţa e le tensioni all’interno della maggioranza.